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09 Aprile 2006 - La riserva dello
stagnone e l'isola di Mozia (TP)
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Moto utilizzata:
Klv 1000- Honda VFR 800- Honda PanEuropean 1300
Tappe: Palermo-Marsala (Mozia)-Palermo
Nazioni visitate: Italia
Regioni visitate: Sicilia
Km percorsi: 220
Durata:
1 giorno
Giornata estiva con una leggera brezza..l’ideale
per una bella e rilassante passeggiata in moto. La voglia è quella di
stare accanto al mare, così decidiamo di ritornare con piacere all’Isola
di Mozia in provincia di Trapani. Partenza ore 10.30. Per accorciare i
tempi prendiamo l’autostrada diretti a Marsala. Il mare sullo sfondo di
un azzurro intenso ci fa compagnia per quasi tutto il viaggio. Ci
fermiamo alle porte della città per un “piccolo spuntino” a base di
cornetti, dolci vari ed l’immancabile caffè.
Ancora 10 minuti in moto ed arriviamo alla Riserva dello Stagnone, con i
suoi antichi mulini del XVI secolo, le saline e sullo sfondo le Egadi (Favignana,
Levanzo e Marittimo). Il mare con il suo profumo, il sole che ci stringe
in un caldo abbraccio, il bianco candido delle saline reso ancora più
intenso dai raggi di sole ci riempie di indescrivibili emozioni.
Posteggiate le moto, una piccola imbarcazione ci porta attraverso una
breve ma piacevolissima traversata sull’isola. Fondata nell’VIII A.C.
dai Fenici, Mozia ben presto divenne una delle più importanti e ricche
colonie del Mediterraneo Occidentale. La città sorgeva su una piccola
isola chiamata oggi “San Pantaleo” che si trova al centro dello
“Stagnone” di Marsala. Questo suggestivo braccio di mare, insieme alle
sue isole (Isola Grande, Mozia, S. Maria e Scuola), è oggi una riserva
naturale. Innumerevoli le testimonianze fenicie sull’isola oltre ad un
interessantissimo e curato museo archeologico fondato da Giuseppe
Whitaker che nei primi del secolo scorso acquistò l’isola e vi condusse
i primi scavi. Scesi sulla terra ferma, ci facciamo una bellissima
passeggiata intorno all’intera isola, attraverso l’antico porto,
l’acropoli e le innumerevoli testimonianze del passato sparse un po’
ovunque. La vegetazione è straordinaria ed è possibile ammirare alcune
specie particolari come il Papavero delle spiagge, Il limoniastro, L’Inula
che con i lori magnifici colori illuminano l’intero paesaggio.
Aspettiamo la barca per tornare sulla terra ferma, approfittandone per
goderci ancora un po’ di questo magnifico posto. E’ un po’ tardi ma
cerchiamo comunque di trovare un ristorante dove mangiare qualcosa.
Antipasto misto, Cous cous di pesce e pasta con gamberetti e pomodorini
freschi..deliziano i nostri palati !!! La ciliegina sulla torta saranno
dei “cappelletti alla ricotta” preparati personalmente per noi !!!! Un
caffè e poi via verso casa. Alla prossima.
Per chi volesse partecipare alle nostre gite fuori porta fracharly2001@yahoo.it
o chiami il numero 3286183426. Non si accetano “SMANETTONI” !!
Lamps siculi
Francesco
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