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Moto utilizzata:
2
Bmw GS 1200R- Bmw GS 1100- Yamaha Supertenerè 750
Tappe:
Palermo-Poggioreale-Salaparuta-Gibellina-Palermo
Nazioni visitate:
Italia
Regioni visitate:
Sicilia
Km percorsi: 196
Durata: una
giornata
Le previsioni meteo incerte, fanno
saltare la gita in programma, così decidiamo di farci un giretto più
breve. In mattinata proprio quando stavamo per partire, ricevo una
chiamata al telefono. Sono dei ragazzi, tra cui una coppia di Siracusa
che avevano deciso di partecipare alla moto gita e si erano recati
all’appuntamento previsto. Purtroppo non avendo ricevuto conferma nei
giorni precedenti ero all’insaputa di tutto. Dopo una breve
presentazione si parte in direzione di Poggioreale attraverso lo
scorrimento veloce per Sciacca. Oggi faremo un salto nei luoghi della
memoria, tornando indietro nella notte del 14 e 15 Gennaio 1968, quando
una vasta area della Sicilia Occidentale venne scossa violentemente da
un forte terremoto, comunemente noto come Terremoto del Belice, poiché
la maggior parte dei comuni colpiti facevano parte della cosiddetta
Valle del Belice. Il sisma ebbe il suo epicentro tra i comuni di
Poggioreale, Salaparuta e Gibellina. Furono 370 le vittime e molti
comuni andarono completamente distrutti. Dopo circa 60 km tra
incredibili scenari ed un sole meraviglioso ed inaspettato, giungiamo
alle porte del paese che fu completamente abbandonato e che oggi resta
lì, nel suo silenzio, ricordando a tutti il dolore e la tragedia che
vissero sulla propria pelle gli abitanti del luogo. Passeggiare tra le
strade, procura emozioni e sentimenti contrastanti. Nel teatro, nella
scuola e nella magnifica piazza Elima, sembra che la gente debba
spuntare da un momento all’altro e tornare a vivere nella sua normalità.
Ma è solo un’illusione, basta entrare in uno qualunque
degli edifici perché la realtà
torni in tutta la sua crudezza. Torniamo alle moto e salutati gli amici
di Siracusa, che ci lasciano per far rientro verso casa, ci dirigiamo
verso un altro comune completamente devastato dal terremoto, Salaparuta.
Qui nella città nuova ci si ferma per un buon caffè ed un dolcetto con
crema di ricotta. Attraversiamo quel che resta della vecchia cittadina,
ormai completamente rasa al suolo. Resta veramente ben poco e si capisce
che si tratta di un paese, dall’assetto delle strade e dai pochi muri
che un tempo davano forma a case ed abitazioni. Il sole continua a
splendere ed in breve giungiamo ai ruderi di Gibellina. L’antico paese
raso al suolo dal sisma è stato trasformato in un’enorme tomba. Alberto
Burri, pittore e decoratore di muri, ha steso sulle rovine e sui cumuli
di macerie, una colata di cemento bianco alta un metro e cinquanta,
lasciando dei corridoi al posto delle antiche strade. L’effetto è
sensazionale. Sembra quasi di entrare in un’enorme labirinto e
rappresenta una delle più grandi sculture a cielo aperto nel mondo. Dopo
una breve passeggiata tra i viali di questa incredibile opera, si
riparte in cerca di un ristorante dove mangiare qualcosa. Sulla strada
per Gibellina nuova, le indicazione del ristorante “Castello di
Rampinzeri” dall’omonima contrada, tel.3498688190-3477357751 –
www.castellodirampinzeri.it . Il posto è una vera e
gradevole sorpresa. Un antico baglio costruito nel 1600. Rimaneggiato
più volte nel corso dei secoli, ebbe il suo momento di notorietà il 17
agosto 1937, quando l’allora re V.Emanuele III di Savoia, accompagnato
dal principe Umberto II, dal Duca Amedeo D’Aosta e dal Capo di Governo
Benito Mussolini,assistettero dalla terrazza del baglio, alle manovre
militari nel territorio di Santa Ninfa ! Il complesso è ancora in
restauro ed accoglie un maneggio ed un bel ristorante. Delizieranno le
nostre “panze” antipasti rustici, ravioloni con salsiccia e funghi e per
finire busiate con ragù di maiale…una vera delizia. Non poteva mancare
il dolce, parfait di mandorle con una enorme colata di cioccolata e
cassatella calda con ricotta ! Dopo il caffè, una breve passeggiata nel
piazzale circostante, dove tra asini, galline, papere, mucche, cavalli e
cani sembra di essere in una fattoria d’altri tempi. Il sole è ancora
splendente ma è ora di tornare, peccato. Alla prossima.
Per chi volesse partecipare alle nostre
gite fuori porta fracharly2001@yahoo.it o chiami il numero 3286183426.
Non si accettano “SMANETTONI”
Lamps siculi
Francesco
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