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Moto utilizzata:
Bmw GS 1200
R
Tappe:
Palermo-Montelepre-Partinico-Terrasini-Cinisi-Carini-Torretta-Palermo
Nazioni visitate:
Italia
Regioni visitate:
Sicilia
Km percorsi: 110
Durata: mezza
giornata
Da giorni stavo dietro alle previsioni meteo. Dopo
settimane di pioggia e cattivo tempo finalmente una magnifica giornata
di sole e cielo limpido. Sono le 08.00 e dal balcone di casa (foto DSC
3561) quello che vedo non lascia dubbi, oggi esco in moto ! Attraversata
la via Regione Siciliana, nel traffico caotico della mattina, mi dirigo
verso Montelepre attraverso la SP1. Bastano pochi chilometri per
lasciare alle spalle il “caos” ed immergersi nella pace più assoluta.
Dall'alto una magnifica veduta della città di Palermo. Lunga la strada
il paesaggio è idilliaco. Il sole ancora non è alto e l'ombra delle
montagne crea un'atmosfera particolare, mescolandosi all'azzurro del
mare. Mi godo tranquillamente questi pochi chilometri, respirando a
pieni polmoni l'aria frizzante del primo mattino. Mi dirigo verso il
mare, in direzione di Cinisi. In una stradina secondaria incontro un
grosso gregge di capre che mi costringe letteralmente a fermarmi,
approfittandone per qualche foto. La meta è la Riserva Naturale
Orientata di Capo Rama
http://www.wwfcaporama.it/
. Passato il villaggio di Cala Rossa, giungo all'ingresso della Riserva.
Il paesaggio che si presenta è da lasciare con il fiato sospeso.
Parcheggiata la moto mi inoltro nella Riserva. Salta all'occhio la Palma
Nana tipica di questi luoghi, utilizzata un tempo dalla popolazione
locale per la costruzione di scope attraverso l'intreccio delle sue
foglie e per questo comunemente nota come “scupazzu”. Le falesie di
roccia a strapiombo sul mare, rendono il paesaggio ancora più
suggestivo. Attraverso il sentiero ben indicato dal WWF che gestisce la
riserva, giungo sul promontorio di Capo Rama dove sorge una torre di
avvistamento del XV sec., una delle più antiche della zona, usata un
tempo per prevenire gli attacchi pirateschi del tempo. Il paesaggio che
si gode dalla torre è magnifico. Forse complice la magnifica giornata di
sole, il cielo azzurro, il silenzio, il soffiare del vento, mi lascio
trasportare dall'immaginazione, di come un tempo assai lontano, proprio
in questo posto, ci fossero uomini in allerta al minimo scorgere di una
nave all'orizzonte. Io osservo incuriosito, un innocuo peschereccio
effettuare le sue manovre di pesca. Poco distante dalla torre, una casa
matta tedesca del secondo conflitto mondiale. Dal suo interno, dalle
fessure che un tempo ospitavo micidiali armi, sembra quasi di osservare
tre piccoli quadri, con un tema comune, il mare. Lascio mal volentieri
questo posto di pace e tranquillità per far rientro a casa. Sulla strada
mi accorgo che è ancora presto ed ho ancora un'oretta a disposizione,
così faccio un salto nella città di Carini
http://www.comune.carini.pa.it/castello.asp
per visitare il suo bellissimo castello dell'XI sec. legato alla famosa
leggenda sulla Baronessa di Carini, di cui ho già parlato in questo sito
nel 2006
(per chi volesse sapere di più clicchi qui).
La luce è meravigliosa e rende ancora più magica l'atmosfera di questo
luogo. Adesso il tempo a disposizione è scaduto ed è ora di far rientro
a casa, ma non attraverso l'autostrada ma salendo nuovamente in montagna
verso Torretta. Dall'alto di Bellolampo, il cielo ormai limpido, lascia
intravedere la città di Palermo, con lo sfondo le Madonie imbiancate
dalla neve. Che meraviglia. Alla Prossima
Per chi volesse
partecipare alle nostre gite fuori porta fracharly2001@yahoo.it o chiami
il numero 3286183426. Non si accettano “SMANETTONI”
Lamps siculi
Francesco
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