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Moto utilizzata:
6
Bmw GS 1200 R - 3 Bmw GS 1200R Adventure - Bmw GS 1150 - Suzuki B-King - Honda
VFR 800
Tappe:
Palermo-Piana degli Albanesi-San Cipirrello-Santuario di
Tagliavia-Roccamena-Palermo
Nazioni visitate:
Italia
Regioni visitate:
Sicilia
Km percorsi:
150
Durata: 1 giorni
Ore 09,00 Baby Luna, Palermo.
Strepitosa giornata di sole, cielo limpidissimo ed aria frizzante. Oggi
siamo un bel gruppo, 12 moto con tanta voglia di divertirsi. Alle 09,30
si parte in direzione di Altofonte per imboccare la SP120 per Piana
degli Albanesi. Curva dopo curva giungiamo in uno dei luoghi simbolo
della recente storia siciliana, Portella della Ginestra
http://www.centroimpastato.it/publ/online/portella_narcomafie.php3
dove il 1° Maggio 1947 fu compiuta una delle più tragiche e controversie
stragi mafiose. Doverosa una sosta per chi non conosce il luogo e per
una bella foto di gruppo. Ripartiamo verso S. Giuseppe Jato sulla SP34.
Sullo sfondo delle nuvole basse sulla valle rendono il panorama
particolarmente suggestivo. Attraverso la SS624 giungiamo a San
Cipirrello per imboccare la SP42 in direzione Corleone. La nostra prima
tappa sarà la Pietra Bucata, un grosso masso circolare di circa sei
metri situato nel bel mezzo delle campagna tra San Cipirello e Corleone,
proprio nei pressi di Pietralunga. Da una recente scoperta archeologica
di alcuni studiosi palermitani, sembrerebbe che si tratti di un
vecchissimo calendario astronomico per indicare il momento della semina
http://www.patrimoniosos.it/rsol.php?op=getarticle&id=79688 Dopo
svariati tentativi di individuare ad occhio la pietra finalmente con
l'aiuto dell'amico Alfredo, anche lui motociclista, con il quale ero in
contatto telefonico e che per l'occasione finalmente ci si conosce di
persona, riusciamo ad individuare il posto. Situata proprio in cima ad
un piccolo promontorio è visibile chiaramente sulla sinistra provenendo
da Corleone. Adesso il problema è raggiungerla a piedi. Non ci sono
strade che conducono direttamente sul posto. Così decidiamo di salire
verso una masseria nelle vicinanze chiedendo di potere lasciare le moto
sul posto e proseguire a piedi. I proprietari gentilissimi ci consentono
di parcheggiare le moto. Così si comincia la salita verso la collina. Il
terreno per le recenti piogge è pieno di fango, così molti si lasciano
presto intimorire e rinunciano a salire. In pochi continuiamo la salita
e ben presto il terreno diventa molto più asciutto e facilmente
percorribile. Dopo una prima collinetta, subito dopo appare in tutto il
suo splendore la Pietra Bucata. Il panorama è superbo da ogni angolo si
guardi ed il posto di per se è veramente incantevole. Strano pensare che
degli uomini migliaia di anni fa utilizzarono questa grossa “ciambella
di pietra” come calendario astronomico. Dopo innumerevoli foto,
ritorniamo alla masseria do ci aspetta il resto del gruppo. Riprese le
moto ripartiamo verso Corleone per visitare sulla strada il Santuario di
Tagliavia
http://www.prolocovalderice.it/vita/Madonna%20di%20Tagliavia.html La
strada è bellissima. A perdita d'occhio campi verdi e pieni di fiori
colorati. Sembra proprio che sia arrivata primavera. Giunti sul posto
dopo la visita della chiesa ed un buon caffè nel bar vicino, torniamo
sui nostri passi per dirigerci verso Roccamena dove ci aspetta per il
pranzo l'Agriturismo Ponte Calatrasi. A pochi chilometri dalla partenza
uno dei nostri decide di attraversare un tratto di strada piena di fango
proprio nel bel mezzo, restando così tanto impantanato che la moto
rimane in piedi da sola ! Cinque persone per tirarla fuori tra le risate
di tutti ! Dopo aver perso una buona mezz'ora si riparte attraversando
l'entroterra siciliano in un paesaggio da lasciare senza fiato giungendo
alla SP4bis per poi arrivare nei pressi di Roccamena e da qui con la SP
107 nei pressi dello scorrimento veloce per Sciacca, dove arriviamo
intorno alle 14,30 all'Agriturismo Ponte Calatrasi
http://www.pontecalatrasi.it/home.htm . Il posto è veramente
accogliente con una splendida veduta su tutta la valle circostante e la
cucina a buon prezzo e di buona qualità. Dopo esserci deliziati il
palato con tanto di Cannoli con ricotta fresca e caffè, si riprende la
moto per visitare a pochi chilometri il famoso Ponte di Calatrasi o del
Diavolo, una struttura caratterizzata da un'arcata a sesto acuto
risalente alla seconda metà del XII sec. d.C. e che rappresenta uno dei
più importanti e meglio conservati esempi di architettura araba della
zona. Il posto è veramente bello ed abbiamo anche la fortuna di trovare
un torrente in piena scorrere tra le pareti rocciose che caratterizzano
il posto. A circa due chilometri il Monte Maranfusa sul quale si trovano
le rovine dell'omonimo castello di presumibile origine normanna.
Arriviamo con le moto proprio sotto il promontorio ma una visita del
maniero comporterebbe molto tempo ed è abbastanza tardi, così decidiamo
di fare strada verso casa, ripromettendoci di tornare alla prima
occasione. Tornati sui nostri passi, imbocchiamo la SS624 in direzione
Palermo. Giornata magnifica, cosa volere di più. Alla prossima
Per chi volesse
partecipare alle nostre gite fuori porta fracharly2001@yahoo.it o chiami
il numero 3286183426. Non si accettano “SMANETTONI”
Lamps siculi
Francesco
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