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Moto utilizzata:
4 Bmw R 1200 GS
- 2 Bmw R 1200 GS AD - Honda Shadow 750 - Bmw K1200R-Moto Guzzi Stelvio
Ntx-Bmw R1150 R
Tappe: Palermo-Campofelice di Roccella-Collesano-Piano
Battaglia-Petralia Sottana-Geraci Siculo-Castelbuono-Cefalù-Palermo
Nazioni visitate:
Italia
Regioni visitate:
Sicilia
Km percorsi: 250
Durata: 1 giornata
17/07/2011 – Baby Luna ore 09,00, oggi
siamo un bel gruppetto di 10 moto. Dopo le presentazioni con i nuovi
arrivati e l'immancabile caffè partiamo tutti in direzione Catania via
autostrada. Una lunga coda di autovetture tutte dirette nelle località
di mare intasa letteralmente l'autostrada. Allo svincolo di Buonfornello
ancora peggio. Fortunatamente appena lasciata la costa, in direzione
Collesano il traffico scompare del tutto, anzi è quasi un'impresa
incontrare autovetture. In breve giungiamo in paese dove facciamo una
breve sosta caffè. Da lì un salto per la visita ai ruderi del castello
medievale appartenuto a diverse famiglie e diventato inagibile con il
terremoto del 1693
http://www.sicilie.it/sicilia/Collesano . Ripartiamo attraverso la
SP54 verso Piano Battaglia. La temperatura è particolarmente gradevole,
rispetto al caldo torrido che abbiamo lasciato sulla costa. Il paesaggio
molto bello e la strada ricca di curve rende ancora più piacevole questa
passeggiata nel cuore del Parco delle Madonie. Arrivati sulla piazza
proprio di fronte gli impianti di risalita parcheggiamo le moto e
trascorriamo una buona oretta passeggiando e chiacchierando. Sul posto
mucche e pecore al pascolo e proprio accanto una piccola costruzione
dove i pastori fanno la ricotta fresca. L'amico Giuseppe non si fa
perdere l'occasione, così per la modica cifra di 7 euro ottiene
un'enorme scodella di ricotta fresca, con tanto di forchette per la
degustazione, un piccolo antipasto di una bontà infinita prima del
pranzo. Riprese le moto, attraverso panorami incantevoli giungiamo alla
bella cittadina di Petralia Sottana
http://www.comune.petraliasottana.pa.it/ dove abbiamo prenotato un
tavolo al Ristorante “Petrae Leium” Corso Pietro Agliata, 113 Tel. +39
0921641947 una vera istituzione da queste parti, per una buona cucina
locale e genuina. Antipasti misti e tre tipi di pasta (tra cui una al
sugo di cinghiale da urlo !) soddisfano per benino le nostre voglie
culinarie. Il caffè non può mancare, così riprese le moto percorriamo i
16 km che ci separano dalla cittadina di Geraci Siculo
http://www.comune.geracisiculo.pa.it/ , vera meta di oggi per
assistere alla “Carvaccata di Vistiamara” una manifestazione che si
tiene ogni sette anni. Nell'attesa che comincia la manifestazione nella
piazza principale del paese, gremita per l'occasione di gente, ne
approfittiamo per una buona granita al limone vista la calura intensa.
Dopo circa mezz'ora dal nostro arrivo in piazza cominciano arrivare i
primi pastori a cavallo con le classiche canocchie, ossia un cerchio di
legno sostenuto da un bastone come se fosse un ombrello, attaccato ai
quali stanno le offerte, colombi, asinelli, daini, cavallucci, pecorelle
fatti di pasta di cacio e pendenti, tra svolazzanti nastri di vario
colore. La manifestazione è molto pittoresca e raggiunge il suo culmine
con l'arrivo degli anziani in piazza tra canzoni e poesie in dialetto
siciliano. Salutiamo i ragazzi che per motivi vari devono fare rientro a
casa, mentre io e mia moglie con calma lasciamo defluire il pubblico per
poi riprendere la moto e percorrere attraverso SS286 i 22 km di strada
magnifica che conducono a Castelbuono. Da qui via autostrada giungiamo
nella splendida spiaggia di Cefalù, dove concludiamo in bellezza questa
giornata con un bel tuffo nelle acque cristalline del borgo medievale e
la magia di un tramonto indescrivibile. Alla prossima
(tratto da Siciliainfesta.com) La
manifestazione inizia nel 1643. Costituisce la terza grande
manifestazionre delle Madonie. E' una originale forma di ringraziamento
e di eterna riconoscenza per il particolare segno di predilezione
dimostrata da Dio verso i pastori. E' anche il riflesso di quel
primordiale ordinamento patriarcale che reggeva le comunità nomade
vaganti con i loro armenti per le selve della nostra isola. Ordinamento
in cui il più anziano è il più autorevole tra i pastori, era a un tempo
il capo, il consigliere, il sacerdote della comunità intera. Per
l'occasione vengono preparati dei "cavadduzzi e palummeddi" (cavallucci
e colombe) di caciocavallo, modellato dalle mani dei pastori. La sfilata
preceduta da un araldo trombettiere con stendardo, rispetta nei suoi
particolari quella lontana concezione di vita: sfilano per prima i
ragazzi, poi i giovani, quindi gli uomini maturi, infine i più anziani,
tra i quali spicca il "Cassiere", montando cavalli riccamente bardati.
Il costume tradizionale, all'inizio era così composto: scarpe di pelo,
gambiere di orbace abbottonate dietro e alte oltre il polpaccio,
pantaloni di velluto nero sino al ginocchio, giacca pure di velluto,
corta, stretta alla vita ornata di galloni neri di seta, copricapo a
maglia di lana chiuso alle estremità e scendente sull'omero. Ognuno
regge con la sinistra l'offerta. I più giovani: colombi, asinelli,
daini, cavallucci, pecorelle fatti di pasta di cacio e pendenti, tra
svolazzanti nastri di vario colore dalla conocchia, un cerchio di legno
sostenuto da un bastone a guisa di ombrello; gli uomini maturi mazzi di
cera più o meno vistosi, (secondo l'importanza del voto fatto), legati
con nastri e fiori, mentre il gruppo degli anziani tiene alto, su
appositi sostegni i principali paramenti sacri: una sontuosa pianeta, la
stola, la manopola e le chiavi d'argento del tabernacolo. Il cassiere
infine porta "l'Antisfera" un drappo di velluto di seta nero riccamente
ricamata in oro riproducendo la "Sacra Sfera". La manifestazione si
conclude con l'offerta alla chiesa di cera e fiori e con la benedizione
Per chi volesse
partecipare alle nostre gite fuori porta fracharly2001@yahoo.it o chiami
il numero 3286183426. Non si accettano “SMANETTONI”
Lamps siculi
Francesco
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