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FOTO

03) 18 Febbraio 2012 - Tonnara del Secco - Torre Saracena e Tonnara Bonagia - Erice (TP)

 

 

Moto utilizzata:    Bmw R 1200 GS

Tappe: Palermo-Castellammare del Golfo-Macari-Bonagia-Erice-Palermo


Nazioni visitate: Italia


Regioni visitate: Sicilia


Km percorsi: 275


Durata: una  giornata

Magnifica giornata di sole di quelle che ti mette dentro tanta voglia di moto. Dopo il  febbraio freddo dei giorni scorsi e la neve così abbondante inusuale per la Sicilia ho voglia di farmi una bella passeggiata. L’aria pungente della mattina accompagna il mio trasferimento veloce verso Castellammare del Golfo. Sullo sfondo il mare e appenda dietro le cime innevate delle montagne, un vero spettacolo. Breve sosta per un caffè e si riparte verso Macari. Un mare limpidissimo e di color turchese riempie i miei occhi di gioia. Riparto verso San Vito Lo Capo ed appena prima dell’ingresso al paese, svolto a destra per Calampiso e per la prima meta di oggi, la Tonnara del Secco http://www.sullacrestadellonda.it/tonnare/tonnara_del_secco.htm o del Sevo. Parcheggio la moto a pochi metri dalla struttura. La temperatura è notevolmente salita. Il luogo è molto suggestivo e pittoresco. Qui sino a poco tempo fa le famiglie Plaia e Foderà proprietari della tonnara  assieme ai loro ospiti, dal terrazzo del “Palazzotto” partecipavano alla mattanza che si svolgeva proprio a pochi metri dalla costa, quando un tempo i tonni transitavano in queste acque  in abbondanza. Suggestiva la visita all’interno. Sbirciando tra le porte  chiuse è possibile ancora osservare le antiche reti usate per la mattanza e le lunghe barche sulle quali venivano tirati su i tonni. Ogni angolo di questo paradiso regala scorci e vedute mozzafiato. Ne approfitto per prendere un po’ di sole comodamente disteso sullo scivolo delle barche. Lascio a malincuore questo posto magico e ripresa la moto ritorno verso Macari fermandomi davanti l’antica Cappella della S. Crescenzia del XVI Sec. Secondo un’antica credenza popolare S. Crescenzia aveva il potere di allontanare la paura , in dialetto “U Scantu” e questo avveniva gettando un sasso all’interno della Cappella. Tutt’oggi è possibile osservare al suo interno numerosissimi sassi, segno evidente che la tradizione continua ai giorni d’oggi. Appena sotto il belvedere sulla destra una strada che conduce al campeggio passando sotto l’antica torre di avvistamento, regala degli scorci meravigliosamente belli sul Monte Cofano e su tutto il Golfo di Macari. Ripresa la moto, in breve giungo a Bonagia per visitare l’antica Tonnara e la Torre Saracena http://www.arkeomania.com/tonnara.html  . Appena girato l’angolo sulla spiaggia, quattro enormi barconi per la pesca al tonno, testimoni ormai di un passato ormai lontano. Molto suggestiva la veduta sulla costa. Accanto degli enormi bunker tedeschi risalenti alla seconda guerra mondiali, insomma un posto dove la storia è veramente di casa ! Si è fatto ora di pranzo e su indicazione di una signora del posto mi ritrovo seduto alla Trattoria “Corte di Venere 2” in Via Tonnara 59 Tel. 0923592700. Ottimi antipasti di mare e squisitissime busiate fresche con radicchio, carciofi e calamari ! Per completare in bellezza mi dirigo verso il borgo medievale più bella della Sicilia, l’incantevole Erice http://www.guidasicilia.it/ita/main/perle/perleerice.htm . Strepitosa la strada che conduce alla cittadina con magnifiche vedute sulla costa e sul Monte Cofano. Parcheggiata la moto, mi inoltre per i suggestivi vicoli dell’antico borgo, sino a giungere al belvedere del castello dal quale è possibile osservare da un lato il Monte Cofano e dall’altro la città di Trapani e le sue saline. E’ ora di rientrare verso casa. Alla prossima.

Per chi volesse partecipare alle nostre gite fuori porta fracharly2001@yahoo.it o chiami il numero 3286183426. Non si accettano “SMANETTONI”

Lamps siculi

Francesco