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Moto utilizzata: Bmw R 1200 GS - BMW 1150 R -
Bmw RT 1200
Tappe: Palermo, Pioppo, Partinico,Alcamo,Gibellina,Santa
Ninfa,Castelvetrano,Mazara del Vallo, Palermo
Nazioni visitate:
Italia
Regioni visitate:
Sicilia
Km percorsi: 280
Durata: una giornata
Ore 07.00 cielo plumbeo ed una leggera pioggerellina. Mi sa che il
programma previsto di attraversare tutte le Madonie e parte dei Nebrodi
per giungere nei pressi di Mascalucia (CT) salterà ad altra data. Alle
09.00 appuntamento al rifornimento ENI di V.le Reg. Siciliana per
incontrare i “compagni di merenda” di oggi. Il meteo è migliorato
notevolmente almeno in questa zona anche se guardano le Madonie il cielo
è abbastanza coperto quindi meglio non rischiare e cambiare direzione.
Proprio ieri in TV la notizia che a Castelvetrano dopo tantissimi anni
di chiusura e dopo un lungo restauro ha riaperto la Chiesa di San
Domenico, chiamata la “Cappella Sistina” siciliana ! Quale migliore
occasione di oggi per visitarla. Dopo un buon caffè e cornetto si
parte lungo la strada che conduce a Pioppo la SS186 per seguire sulla
SS113 passando per Partinico ed Alcamo per poi continuare seguendo la
SS119. I panorami sono stupendi, ampi prati colorati di giallo, un
piccolo laghetto che riflette le nuvole e l’azzurro del cielo, uno
stormo gigantesco di uccelli che vola via al nostro passaggio.
Straordinariamente bello. Sulla strada i ruderi di Gibellina Vecchia
distrutta dal terremoto del 1968. Il paese è stato trasformato in una
sorta di tomba. Il pittore e decoratore di muri Alberto Burri ha steso
sulle rovine e sulle macerie, una colata di cemento bianco , lasciando
dei corridoi tra le strade che un tempo caratterizzavano la città.
L’effetto è molto particolare. Dall’alto sembra di osservare tanti
panetti di burro a formare quasi un labirinto. Quest’opera rappresenta
una delle più grandi opere a cielo aperto del mondo. Gigi ne approfitta
per raccogliere un po’ di “finocchietto selvatico” fresco e
profumatissimo ! Mi sa che ci farà la pasta con le sarde ! Si riparte in
direzione di Santa Ninfa per poi giungere in breve a Castelvetrano
proprio di fronte la Chiesa di San Domenico. Per una pausa caffè
rischiano di non poter visitare la chiesa..ma fortunatamente il
personale addetto è molto gentile e ci permette di visitare questo
splendido capolavoro d’arte
http://www.arte-argomenti.org/saggi/interventi/stucchi.html . Costruita
nel 1470 e divenuta nel tempo il mausoleo della famiglia Aragona
Tagliavia tra il 1574 ed il 1580 viene abbellita da sensazionali
decorazioni interne a stucco ed affresco caratterizzate da numerose
statue, bassorilievi, affreschi e decorazioni grottesche, che raccontano
il nuovo ed il vecchio testamento. Strabiliante per la bellezza e le
dimensioni l’apparato decorativo nella parete che separa il
presbiterio dalla cappella del coro. Sopra l’arco di trionfo è
raffigurato Jesse, disteso che sostiene un albero genealogico sui cui
rami sono seduti i dodici regnanti che successero a lui, fino ad
arrivare in alto alla Madonna, coronata da angeli. Un’opera
straordinariamente bella che lascia senza parole. È ora di pranzo e la
pancia brontola. Vogliamo andare sul mare a pranzare. Così su consiglio
di Loredana una delle ragazze addette alla visita della chiesa ci
dirigiamo verso la bella cittadina di Mazara del Vallo
http://www.mazaratour.it/info-mazara.asp
al Ristorante Lo Scogliattolo
http://www.loscoiattoloristorante.com/
. Il mare è stupendo ed un’aria frizzante e profumata ci accoglie al
nostro arrivo. La scelta cade su un fantastico antipasto di mare
specialità dello chef, tra cui polpo alla brace con melassa di aceto
balsamico da urlo, giusto per citarne uno e fettuccine con uova di pesce
S.Pietro, gamberi, pomodorino e pistacchi e busiate fresche con le sarde
! Vivamente consigliato. Dopo l’immancabile caffè occorre una bella
passeggiata digestiva nel centro storico chiamato Cabash che si
caratterizza per un groviglio di piccole strade che ricordano quelle
delle medine islamiche. Da questo momento comincia il bello ed
inaspettato tour della città. Di fronte a noi la bella
Basilica-Cattedrale, sorta in epoca normanna, al posto di una precedente
moschea per volere di Ruggero I. Poco dopo l’incantevole Oratorio del
Santissimo Sacramento con i suoi splendidi affreschi e la bellissima
Piazza della Repubblica sulla quale si trovano il Palazzo Vescovile del
XVI secolo e il Palazzo del Seminario vescovile, del 1710, in assoluto
uno degli edifici più belli di Mazara. Sulla Piazza Plebiscito il
magnifico Collegio dei Gesuiti del XVII sec ed i resti della chiesa di
S. Ignazio. Qui davanti l’ingresso conosciamo il Sig. Vito Rizzo
dipendente del Comune che vistoci interessati all’edificio ci chiede se
vogliamo visitarlo. Detto fatto, non prima di averci mostrato l’aula
consiliare che si trova presso la Chiesa sconsacrata del Carmine. Poi
con la sua collega ci mostra il bellissimo Chiostro del Collegio dei
Gesuiti, il piccolo museo, la stanza del Sindaco e come se non bastasse
ci manda a visitare il piccolo teatro del 1800 tutto costruito
interamente in legno e dipinto con splendide decorazioni. Anche qui
grande accoglienza del personale che ci racconta la storia del teatro e
ci consiglia di fare un piccolo tour del Cabash e delle sue chiese.
Lungo il molo la bella Chiesa di S. Nicolò Regale costruita nel 1124 da
Guglielmo I che si caratterizza per la sua tipica architettura
arabo-normanna. Attraverso strade e vicoli strettissimi giungiamo alla
bella Chiesa di S. Francesco, esempio superbo del barocco siciliano.
Appena entrati comincio a fotografare questo splendido capolavoro,
durante la lettura rosario e dopo un po’ vediamo arrivare il prete verso
di noi. Convinto che venga per farci il “cazziatone” a bassa voce mi
prende per la spalla e mi chiede se vogliamo visitare le catacombe della
chiesa. Ci guardiamo un po’ stupiti tra di noi e ringraziandolo
accogliamo il suo invito. Una volta usciti dalle catacombe ci
ritroviamo sull’altare davanti i fedeli che recitano il rosario e
guardano un po’ incuriositi. Non è tutti i giorni osservare dei
motociclisti sull’altare di una chiesa nel bel mezzo del rosario !
Ancora una volta il prete ci stupisce. Mi prende ancora per le spalle e
mi consiglia sempre a bassa voce la migliore angolazione per
fotografare la chieda da questa prospettiva ! Usciamo entusiasti da
questa inaspettata accoglienza per ritrovarci poco dopo sulla piazza
dove sorge la Chiesa di San Michele con l’annesso Convento dlle monache
di clausura. Appena messo piede sulla piazza un signore sulla
sessantina con un piccolo cappello ci viene incontro. Salve, mi hanno
chiamato per avvertirmi che ci sono tre motociclisti in giro per la
città, volete vedere la chiesa e l’ingresso del convento ? Ancora una
volta stupiti accettiamo ben volentieri l’invito. Salvatore Giacalone
che fa il tappezziere e la guida ed è il sole ad avere la chiave della
chiesa ed il solo a poter entrare nel convento, ci racconta per filo e
per segno la storia, le sue opere d’arte e come se non bastasse qualche
accenno sulla Cattedrale i cui interni visiteremo poco dopo. Dopo una
foto ricordo e non prima di aver comprato i dolcetti artigianali delle
suore di clausura che attraverso un rullo girevole mi consegnano il
piccolo panierino pieno di delizie, salutiamo Salvatore per visitare gli
interni della Cattedrale. Sono già le 18.15, un magnifico tramonto
saluta la nostra visita di questa incantevole città e dell’inaspettata,
incredibile e gioiosa accoglienza che ci ha riservato la gente di questi
luoghi. Alla prossima
Per chi
volesse partecipare alle nostre gite fuori porta fracharly2001@yahoo.it
o chiami il numero 3286183426. Non si accettano “SMANETTONI”
Lamps siculi
Francesco
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