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Moto utilizzata: Bmw R 1200 GS
Tappe:
Palermo-Gibilrossa-Mezzojuso-Castronovo
di Sicilia-Lago Fanaco-Prizzi-Corleone-Ficuzza-Piana degli
Albanesi-Altofonte-Palermo
Nazioni visitate:
Italia
Regioni visitate:
Sicilia
Km percorsi: 250
Durata: una giornata
Metti una brevissima vacanza in Sicilia per
festeggiare i 92 anni della nonna. Metti un venerdì libero da impegni.
Metti una giornata estiva a febbraio. Metti l’amico che ti presta la
moto (grazie Fabrizio !). Non poteva essere
altrimenti, alle 07.30 sono già in sella. Lascio velocemente il centro
di Palermo e mi dirigo verso Gibilrossa. Il panorama sulla città è
superbo. Poco dopo giungo sull’altura in cui si trova l’obelisco in
memoria dell’impresa garibaldina. In questo luogo storico il 26 Maggio
1860 Garibaldi pronunciò le fatidiche parole: Nino, domani a Palermo !
Sulla strada una magnifico mandorlo in fiore il cui colore bianco
candido dei fiori contrasta con il verde ed il rosso di una grossa
pianta di ficodindia. Uno vero spettacolo. In breve giungo alla città di
Misilmeri, sullo sfondo il caratteristico profilo del Castello
dell’Emiro Giafar risalente al periodo arabo del X sec.
Percorro un breve tratto della
SS121 per poi dirigermi verso Mezzojuso sulla SP55. Il panorama è uno
spettacolo. Sembra primavera per quando verdi siano i prati ed in alcuni
tratti pieni di fiori ! Una deviazione sulla
SP82 mi conduce su un’altura dalla quale si domina tutta la valle
sottostante. Le pale eoliche sparse sul territorio sembrano tante
girandole che un bimbo ha piazzato su ogni promontorio. L’effetto è
davvero spettacolare. Il paesaggio è di un verde entusiasmante. Per
strada incontro numerosi greggi di pecore al pascolo. L’aria è frizzante
con i suoi 10 gradi ma non voglio chiudere la visiera. I profumi della
mia Sicilia mi accompagnano lungo tutto il percorso inebriandomi per
tutta la giornata. Dopo aver percorso tutta la SP82 attraverso paesaggi
e panorami fantastici giungo sulla SP131. Pochi chilometri e sullo
sfondo su un’altura rocciosa il bellissimo castello della Margana o
Petra di Margana risalente al XIV sec. Ho già visitato questo luogo.
Scendo lungo una breve strada sterrata. Qui incontro il custode, con il
suoi cavalli e i suoi cani. Ci facciamo una gran bella chiacchierata
nella quieta più assoluta. Riparto attraverso la SP36bis verso la
Riserva Naturale di Monte Carcaci. Un lungo tratto sterrato ma
facilmente percorribile. Mi fermo più volte per godermi il paesaggio e
la quiete più assoluta. Giunto nella riserva comincia un bellissimo
tratto boschivo per poi giungere al Borgo Riena. Si tratta di un borgo
costruito durante il periodo fascista tra il 1941-43 destinato a
diventare un piccolo villaggio residenziale, dotato di servizi pubblici,
scuola, chiesa al fine di incentivare le famiglie dei contadini a
risiedere in questi luoghi lontani dai centri urbani, all’interno del
“programma di colonizzazione del latifondo siciliano”.
Il borgo ormai in rovina emana un fascino particolare. Pochi
chilometri e giungo finalmente alla destinazione di oggi, Castronovo di
Sicilia. Giunto in paese, trovo un piccolo bar (Bar Mundial) dove è
possibile mangiare qualcosa. Un buon piatto di pasta e formagi locali
tipici. Dopo l’immancabile caffè riprendo la moto per salire sul colle
San Vitale. Qui i resti di due antichi castelli d'origine araba e
normanna e le chiese della Madonna dell'Udienza e del Giudice Giusto del
XII e XV sec. Il panorama che si gode dal colle è straordinario. Da un
lato la valle e dall'altro l'intera cittadina. Lascio il paese e dalla
SP 48 mi dirigo verso il Lago Fanaco. L’azzurro delle sue acque mi
sorprende. Non l’avevo mai visto così. Da una strada secondaria salgo
verso la SS188 in direzione del bivio Filaga. Da qui in direzione di
Prizzi. Il lago sotto il paese è per metà vuoto, segno della carenza di
pioggia. Sulla strada per Corleone un incontro molto gradito. Una
mandria di asini pascola tranquillamente a bordo strada. Non ne avevo
mai visti così tanti insieme. Un vero spettacolo. Proseguo per Ficuzza e
poi verso Piana degli Albanesi attraverso la SP5. Curva dopo curva è un
tripudio di verde, campi in fiore, mandrie al pascolo ed un gremito
gregge di pecore proprio sulla strada. Dall’alto comincio ad intravedere
il Lago di Piana degli Albanesi. Sempre un gran spettacolo.
Poco dopo giungo sulle montagne a ridosso di Palermo. Da
Altofonte si ricomincia a vedere la famosa Conca D’oro in tutto il suo
splendore. Magica Sicilia. Alla prossima.
Per chi
volesse partecipare alle nostre gite fuori porta fracharly2001@yahoo.it
o chiami il numero 3286183426. Non si accettano “SMANETTONI”
Lamps siculi
Francesco
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