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Moto utilizzata:
11 moto
Nazioni visitate:
Italia
Regioni visitate:
Sicilia
Km percorsi: 260
Durata: una giornata
È sempre una
gioia, un’emozione unica andare alla scoperta della propria terra in
moto, soprattutto quando si vive all’estero. I luoghi, le cose, le
persone hanno un qualcosa di diverso, di inspiegabile. Ti rendono felice
e basta! Oggi è una fantastica giornata di sole, Il cielo limpido ed
azzurro. Siamo pronti per questa nuova avventura on the road. Si parte
in direzione del Lago di Piana degli Albanesi. Il territorio è ancora
bruciato dal sole estivo, il colore giallo dei campi prevale sul verde
nonostante sia già fine ottobre. Giungiamo presto nella cittadina di
Corleone dove facciamo una sosta per un caffè ed un dolcetto. Riprese le
moto attraversiamo i paesi di Campofiorito, Bisacquino e Chiusa Sclafani
per giungere alla prima destinazione di oggi, Giuliana ed il suo
magnifico castello di Federico II. Parcheggiate le moto proprio sotto il
maniero ad accoglierci c’è Carla una guida locale che ci condurrà alla
scoperta della storia e delle leggende del castello. La cosa che
immediatamente colpisce è il materiale di calcare bianco con cui è stato
costruito il castello. Sembra quasi luccicare al sole. Ha una forma
trapezoidale e su tutto domina un torrione. Il castello da un lato
guarda al paese di Giuliana e dall’altro si affaccia su un dirupo che
domina la vallata del fiume Sosio. Il panorama dalla terrazza del
castello è stupefacente. Tra le sue mura visse e morì nel 1405 Eleonora
d’Aragona, una delle nobildonne più potenti dell’Isola. Si narra di una
leggenda che ha come protagonista il fantasma di Eleonora. Secondo la
tradizione, lo spettro sta a guardia di un tesoro nascosto sotto il
castello, e che verrà svelato soltanto a chi, in una notte di luna
piena, compie per sette volte consecutive, con una candela accesa in
mano, il tragitto tra la Cuba, una costruzione araba che si trova a
nord-ovest di Giuliana ed il castello, senza che la fiamma si spenga.
Terminata la visita ci rechiamo nel piccolo bar del paese per mangiare
velocemente un panino ed un dolcetto. Riprese le moto percorriamo la
strada che attraversa il paese di Burgio e Calamonaci per giungere alla
seconda destinazione di oggi, i ruderi del Castello di Poggiodiana o
detto anche di Misilcassino nella città Ribera. Su una collina di circa
200 metri a pochi chilometri dal centro abitato sorgono le imponenti e
pittoresche rovine del castello le cui origini risalgono al XII sec. Fu
costruito dai normanni a difesa delle comunità vicine. Oggi rimangono
soltanto parte delle mura perimetrali e due grandi torri di cui una
cilindrica di una bellezza rara. Il castello si trova su uno strapiombo
di oltre 300 metri ai cui piedi scorre il fiume Verdura. Il luogo di per
sé è magico. Camminare tra le rovine di questo antico maniero è qualcosa
di entusiasmante. Lasciato il castello percorriamo circa dieci
chilometri per giungere al tramonto alla spiaggia di Piana Grande. La
spiaggia di piccoli sassi è deserta, c’è solo un camper di turisti
tedeschi. Il sole ormai al tramonto sembra accendere il mare di un fuoco
arancione. Non riesco a resistere, tolgo stivali ed abbigliamento ed in
mutande mi tuffo in questo caldo e splendido mare d’autunno. Il sole
lentamente scompare all’orizzonte ed è ora purtroppo di fare rientro
verso casa. Alla prossima
Per chi
volesse partecipare alle nostre gite fuori porta fracharly2001@yahoo.it Non si accettano “SMANETTONI”
Lamps siculi
Francesco
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