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Moto utilizzata: Bmw GS 1200 R
Partenza: 13 Luglio 2014
Arrivo: 17 Luglio 2014
Tappe:
Nazioni visitate: Svezia
Km percorsi: 1.600
13 Luglio 2014 (km 405) Finalmente è arrivato il giorno della
partenza per una delle destinazione che avevo in mente da tempo, l’isola
di Gotland in Svezia. Per quest’anno sarà il nostro breve ma intenso
viaggio in moto. La mattina comincia “bene” con un bel temporale !
Dobbiamo percorrere 375 km sino alla città di Oskarshamn per poi
imbarcarci verso l’isola e giungere a Visby. Ore 10 si parte sotto una
pioggia torrenziale che non ci abbandonerà neanche 10 minuti ! Scegliamo
di allungare il percorso di circa 35 km prendendo l’autostrada via
Helsinborg in maniera tale da percorrere velocemente circa 180 km. A
Ljungby lasciamo l’autostrada, attraversando una bellissima zona
boschiva ricca di laghi. La pioggia continua ci rallenta parecchio e non
ci consente di fare grandi soste se non per il rifornimento ed alle
15.00 abbiamo il traghetto. Finalmente alle 14.45 siamo all’imbarco in
compagnia di altri motociclisti. La pioggia non ne vuol sapere di darci
un po’ di tregua ma comunque bisogna sempre metterla in conto per un
viaggio in moto. Finalmente ci si imbarca, un po’ “umidi” ed affamati !
La traversata dura circa 3 ore sotto un cielo cupo e grigio. Non viene
nessuna voglia di uscire sul ponte per qualche foto ma in compenso una
bella tazza di caffè caldo ed un bel film sulla vita di Steve Jobs,
fondatore della Apple fanno si che il tempo scorra velocemente e meno
che non si dica siamo già pronti per sbarcare a Visby. Fortunatamente ha
smesso di piovere. Abbiamo prenotato l’alloggio a Slite, circa 36 km da
Visby presso il Gothem Logi
http://www.gothemlogi.se/
una bella pensione a conduzione familiare immersa nella campagna di
Gotland accanto ad una magnifica chiesa. Una volta sistemati i bagagli
avvertiamo tutta la stanchezza della giornata trascorsa. Una bella
doccia calda ed una breve passeggiata nei giardini della chiesa giusto
per avere un’idea, poi dritti a nanna da domani comincia la vera
vacanza.
14 Luglio 2014 (km145) Ci voleva propria una bella dormita per
riprendere le forze ! Facciamo colazione nella sala della pensione. A
disposizione una cucina attrezzata di tutto. Naturalmente non può
mancare il caffè italiano e la mia moka ! Il meteo è decisamente
migliorato e non piove. La giornata comincia con la bella chiesa di
Ghotem adiacente la pensione, una delle più imponenti di tutta l’isola.
Il suo interno presenta degli affreschi del 1300. Terminata la visita,
prendiamo la moto e ci dirigiamo verso Visby. Il suo centro storico
dichiarato patrimonio dell’umanità da solo merita una visita in quest’
isola. Parcheggiamo nei pressi della Österport, una delle porte di
accesso alla città con un ampio parcheggio gratuito riservato alle moto.
Il cielo si è rifatto grigio e comincia a piovigginare, niente di
preoccupante ma l’antipioggia è doveroso. Il centro storico si presenta
in tutto il suo splendore. Una possente cinta muraria lunga quasi 4 km,
piccole stradine acciottolate, vicoli, pittoresche case in legno e
soprattutto le spettacolari rovine delle 10 chiese tutte situate
all’interno del centro storico. Si comincia con la Sankt Karins Kyrka
fondata dai francescani nel 1233 in stile gotico sulla piazza
principale. Imponenti, maestose le sue rovine, per poi continuare con la
Sankt Nicolai Kyrka, la Helge And Kyrka, la Drotten Kyrka, la Sankt Lars
Kyrka, la Sankt Clemens Cyrka, insomma un tuffo nello splendore e nella
ricchezza del medioevo, che resero famosa ed importante questa città.
Bellissimo il giardino botanico, con un roseto da fare invidia. Il
profumo di rose è inebriante. Approfittiamo di un piccolo chiosco per
una sosta e per mangiare qualcosa. Il cielo è ancora coperto ma ha
smesso di piovere. Giungiamo nell’imponente cattedrale, la Sankta Maria
Kyrka costruita tra il XII e XIII sec. l’unica delle chiese rimaste
intatte. Il suo interno è ricco di pregevoli opere d’arte e tra tutte
spicca una magnifica pala d’altare lignea scolpita. Il tempo è trascorso
velocemente e finalmente il sole fa capolino tra le nuvole. Vogliamo
dedicare ancora una mezza giornata al centro storico con calma un altro
giorno, così visto che il meteo è migliorato decidiamo di fare un giro
nei dintorni di Visby. Prima tappa la bella chiesa di Bro. Il sole è
tornato finalmente a splendere e la chiesa si mostra in tutto il suo
splendore. All’interno delle magnifiche pietre dipinte del V sec. ed
innumerevoli e variopinti stucchi abbelliscono le pareti. Poco dopo ci
dirigiamo verso le rovine del Romakloster, un vecchio monastero
cistercense del XII sec. ormai in rovina ma comunque molto pittoresco.
Sulla strada un inusuale cartello indica la località “Roma” ! Non può
mancare una foto. Poco dopo ci dirigiamo verso l’imponente chiesa di
Garde, ma ormai è troppo tardi per una visita interna, tutte le chiese
chiudono alle 18.00 e sono quasi le 19, tra l’altro il meteo è tornato a
fare i capricci e ricomincia a piovere. Proprio davanti la chiesa c’è
una piazzola per la fermata dei bus con una piccola capanna in legno,
quale miglior luogo per un coffe-time ! La pioggia cade battente ma non
ci interessa più di tanto. Un buon te per mia moglie ed un caffè
accompagnato da dolcetti al cioccolato rendono questo momento davvero
unico. Il fornellino a gas e la moka non mancano mai ! Soddisfatti
possiamo anche indossare gli antipioggia e fare rientro in albergo. Una
bella cenetta per concludere in bellezza ed un po’ di ping pong per
digerire !
15 Luglio 2014 (km 350) Dopo due giornate con il meteo che fa i
capricci finalmente ad accoglierci una magnifica giornata di sole, 24
gradi ed un cielo limpido di un azzurro intenso. Un’abbondante colazione
e si parte verso Ljugarn, una piccola località balneare per visitare la
Riserva Naturale di Folhammar che si caratterizza per alcune
spettacolari formazioni di pietra calcarea o raukar (colonne). Il rauk
non è altro che una roccia che si forma in seguito ad un processo di
abrasione. Un fenomeno geologico che si presenta quando una roccia
calcarea relativamente morbida viene erosa dal mare circostante mentre
il suo nucleo di calcare più duro rimane . Il risultato è alquanto
sorprendente e bizzarro. Da qui ci spostiamo verso il villaggio di
Alskog per visitare la chiesa di Garde. Ieri il cattivo tempo non ci
aveva fatto apprezzare la bellezza di questa chiesa del XII sec.
Magnifici i quattro portici d’ingresso e straordinari i suoi interni.
Terminata la visita ci spostiamo pochi chilometri per visitare un antico
luogo di sepoltura risalente all’età del bronzo. Si tratta di Gålrum.
122 antiche formazioni megalitiche di cui 8 a forma di nave. Il sito fu
in uso per circa 1500 anni e rispecchia diversi stili di sepoltura che
si succedettero nel corso di quel lungo periodo. Poi ancora immerso
nella foresta un altro sito megalitico e per concludere Gannarve
Skeppssättning nei pressi di Klintehamn, un tomba a forma di barca
lunga 29 metri e larga 5 situata in un suggestivo paesaggio della
campagna di Gotland. Ci spostiamo a Lojsta, una località davvero molto
bella con grandi laghi e paesaggi suggestivi. Qui ne approfittiamo per
una pausa pranzo a bordo lago e per riposarci un po’ comodamente
distesi in un prato d’erba profumatissimo. Ci voleva proprio questo
momento di relax. Dopo l’immancabile caffè ci dirigiamo verso Hablingbo
per visitare l’omonima chiesa del XIII. Sec. Bellissimo il pavimento
ornato da bassorilievi ed i portali d’ingresso finemente lavorati. Poi
ancora la chiesa di Öja del 1232 con il campanile più alto di tutta
Gotland (67 metri). I suoi interni sono magnifici. Tra tutte le opere
d’arte risalta per bellezza e straordinarietà una croce in legno
riccamente decorata. Ripresa la moto ci dirigiamo verso il punto più
meridionale di Gotland costeggiando la costa ovest dell’isola. Il
paesaggio è incantevole. Lunga la strada un’antica industria per la
lavorazione della pietra, oggi trasformata in museo. La strada conduce
in alto verso un promontorio da dove è possibile ammirare un paesaggio
meraviglioso. Pochi chilometri e giungiamo al faro dell’isola, un luogo
isolato ma che merita senz’altro una visita. Lungo la via di ritorno
facciamo una breve sosta a Visby. Giusto una passeggiata al porticciolo
per ammirare il sole al tramonto dipingere di arancione le antiche mura
della città. Che meraviglia. Giornata lunghissima oggi ma
meravigliosamente bella. Adesso si torna in albergo per una buona cena
ed una doccia calda.
16 Luglio 2014 (285 km) Ci svegliamo di buon’ora e dopo un buon
caffè e fatta colazione siamo pronti per cominciare questa giornata. Il
cielo è azzurro ed il sole splende in alto, direi che c’è quasi caldo !
Si parte verso Berläst un antico sito industriale fondato nel 1690 per
la lavorazione della pietra calcarea e la produzione di calce.
L’estrazione di pietra calcarea cominciò a Gotland già nel medioevo. Il
sito posto proprio sulla costa vanta la presenza di tre antiche fornaci
di cui la più antica risale al 1700. Queste costruzioni somigliano
vagamente alle antiche piramidi maya ! Il posto è davvero bello, con
tanto di area attrezzata per il picnic. Un classico esempio di come si
possa trasformare un sito industriale in disuso in un posto di
attrazione turistica. Ne approfittiamo per goderci un po’ il sole e
fare quattro chiacchiere con una coppia di svedesi. Ripresa la moto ci
dirigiamo verso Lickershamn, dove nei pressi della spiaggia si trovano
alcuni raukar che raggiungono i 12 metri. d’altezza. Davvero imponenti
e dalle forme bizzarre. Tra tutti uno in particolare con un buco in
mezzo da dove è possibile facilmente passare da una parte all’altra.
Sulla spiaggia c’è un piccolo bar ed un porticciolo turistico. Fa molto
caldo e la gente ne approfitta per un bel tuffo in acqua. Dalla spiaggia
parte un sentiero che porta su un promontorio, dove si trova una grande
pietra chiamata la “Jungfru” sulla quale esiste una misteriosa leggenda.
Nell’anno 1000, viveva a Lickershamn un uomo ricco e potente chiamato
Likajr e soprannominato “il saggio”. Questi aveva una figlia di nome
Öllegård. Un giorno il padre tornò a casa dopo una lunga battaglia per
la conquista di alcuni territori nel sud del mar Baltico, portando con
se un giovane prigioniero, figlio di un capo sconfitto in battaglia, che
fu chiamato Helgi e che crebbe tra gli schiavi. Ben presto tra la figlia
di Likajr, Öllegård ed il giovane nacque l’amore. Al padre non piaceva
questa cosa, così decise di porre fine a questa storia d’amore. Un
giorno in autunno Likajr organizzò una grande festa giù al porto. Prima
della festa, aveva permesso ai suoi uomini con l’aiuto di lunghe scale
di sollevare la figlia Öllegård in cima al rauken, la grande roccia
posta all’imboccatura del golfo. Così riuniti tutti gli invitati
proclamò solennemente ed ad alta voce che se Helgi fosse riuscito a
portare giù la figlia dalla grande roccia, avrebbe potuto sposarla.
Helgi accettò la sfida e cominciò a salire rapidamente la scogliera. Era
agile e senza paura e ben presto raggiunse Öllegård. Decise di scendere
dalla parete affacciata sul mare, in questa maniera se fossero scivolati
o se avesse perso la presa della sua amata, sarebbero caduti in acqua e
non sulle rocce. A questo punto il padre della ragazza pensò che il
giovane avrebbe potuto farcela. Improvvisamente una freccia colpì alla
testa il giovane Helgi. Era stato il padre timoroso di dover adempiere
alla sua promessa. I due giovani caddero in mare dove scomparvero tra le
onde. Gli uomini del potente Likajr cercarono invano di salvare la
figlia, ma sia il suo corpo che quello del giovane Helgi non furono mai
più ritrovati. Il posto è incantevole ma questa leggenda lo rende ancora
più affascinante. Ne approfittiamo per pranzare con un buon panino con
vista straordinaria sul mare. Per re ciliegina sulla torta, caffè con la
moka e biscotti al cioccolato. Che spettacolo ! Ripresa la moto ci
spostiamo verso Lärbro per visitare la splendida chiesa del 1260. Il suo
campanile ottagonale risale al 1300. Stupendi gli affreschi al suo
interno. Ad ovest della chiesa una torre di difesa, che risale al XII.
Sec. Riprendiamo la moto e ci dirigiamo verso la piccola isola di Fårö a
nord di Gotland. Un traghetto gratuito la collega all’isola maggiore
ogni mezz’ora. Ci godiamo la traversata sotto un sole meraviglioso ed un
mare azzurrissimo. Una volta sbarcati attraversiamo una zona piena di
vecchi mulini a vento. L’isola appare selvaggia e misteriosa. Qui il
regista svedese Ingmar Bergaman affascinato da questo luogo vi girò ben
sette film ed oggi sepolto in quest’isola. Vi è anche un piccolo museo a
lui dedicato. Ci dirigiamo versa la selvaggia Langhammarshammaren, un
luogo molto conosciuto per la sua lunghissima spiaggia acciottolata ma
soprattutto per i magnifici ed enormi raukar disseminati un po’ ovunque.
Alcuni sono davvero enormi ed uno in particolare somiglia molto alla
testa di un uomo, vagamente ricorda un moai dell’isola di Pasqua.
Davvero un posto da non perdere, uno dei più belli finora visti a
Gotland. Il tempo trascorre velocemente in questo luogo meraviglioso e
purtroppo è ora di tornare. In attesa del traghetto facciamo una visita
alla piccola chiesa di Fårö, costruita intorno al 1500/1600. All’interno
alcune navi votive che raccontano la storia di Jons Langhammar e suo
figlio Lars che nel 1620, durante la caccia alle foche, andarono alla
deriva su una lastra di ghiaccio per settimane ma furono salvati dagli
abitanti di Stoccolma. Così il padre come riconoscimento promise di dare
la mano di sua figlia in sposa al figlio di uno dei soccorritori. Storie
d’altri tempi ! Una volta giunti nuovamente sull’isola maggiore,
facciamo una breve sosta al Bungemuseet , un museo all’aperto che
conserva alcune case costruite tra il XVII e XIX sec. con tanto di
arredi originali. Purtroppo il museo sta per chiudere e non ci resta
altro che dare una sbirciatina veloce. Si torna a Visby. Il sole al
tramonto illumina di arancione tutto il centro storico e le sue
splendide mura. Percorriamo l’intero periplo della cinta muraria, circa
4 km per poi perderci tra vicoli, vie acciottolate, antiche case e
palazzi stupendi. L’atmosfera che si respira in questa città è
semplicemente sublime. Giungiamo al porto nei pressi di una delle porte
di accesso alla città. Il tramonto è uno di quelli che non si
dimenticano facilmente. Un rosso fuoco che ti penetra nell’anima e ci
resta per parecchio tempo. È ora di cena ed non c’è niente di meglio di
una buona pizza per concludere la serata.
17 Luglio 2014 (410) Purtroppo oggi dobbiamo lasciare questa
fantastica, selvaggia, romantica isola. Alle 09.00 il traghetto parte
per Oskarsham. C’è ancora una bellissima giornata e ci dispiace
veramente dover tornare. Dal ponte un ultimo saluto a quest’isola per
poi trascorrere in tutta tranquillità le tre ore di traghetto sino a
destinazione. Da qui il rientro è abbastanza veloce. Una breve sosta per
il pranzo in un’area attrezzata nei pressi di un lago ed in meno che non
si dica siamo già a casa. Un breve ma intenso, meraviglioso,
entusiasmante viaggio in moto. Alla prossima.
Un grazie particolare a mia moglie Laura per condividere con me questa
grande passione.
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