Moto utilizzata: Bmw GS 1200 R
Partenza: 11 Agosto 2015
Arrivo: 17 Luglio Agosto 2015
Tappe:
Nazioni visitate: Polonia
Km percorsi: 1.250
11 Agosto 2015 (65 km) Erano mesi che aspettavo questo momento e
finalmente è arrivato ! Ultimi preparativi alla moto ed ai bagagli e
sono pronto per partire per una breve vacanza on the road in solitaria
in terra polacca. Sono già stato in Polonia nel 2000 ma non in moto e
già allora mi aveva entusiasmato per la bellezza delle città, per il
buon cibo e la cordialità delle persone. Il meteo promette tempo buono
per tutta la settimana e quindi non poteva andare meglio. Stasera alle
21.30 partirà la nave da Ystad che dista circa 65 km da Malmö.
Destinazione Świnoujście a pochissimi chilometri dal confine tedesco. Il
percorso è breve ed in quanto non si dica sono già al porto in attesa
dell’imbarco. Unica moto in attesa. La serata è bellissima. Tira una
leggera brezza. Fissata la moto per benino alla nave e lasciato il
piccolo bagaglio in cabina, prendo il necessario per un breve spuntino e
mi dirigo immediatamente sul ponte. Non voglio assolutamente perdermi la
partenza. Finalmente la nave stacca gli ormeggi e lentamente lascia il
porto di Ystad. C’è ancora luce e sono le 22. L’azzuro del cielo si
mescola con il bagliore delle luci soffuse della città che si prepara a
trascorrere la notte. Sullo sfondo la torre della cattedrale. Sul ponte
incontro un simpaticissimo polacco amante delle moto militari d’epoca.
Mi racconta di averne 15. Chiacchierando il tempo passa velocemente ed è
tempo di riposare.
12
Agosto 2015 (350 km) Ore 05.45 siamo già ormeggiati al porto di
Świnoujście. La notte è trascorsa tranquilla ed ho riposato abbastanza
bene. Non ho il tempo di fare colazione quindi mi dirigo in garage e
preparata la moto per la partenza, lascio rapidamente la nave per
cominciare questa nuova avventura. Devo trovare un posto tranquillo
sulla strada dove bere un caffè e mangiare qualcosa. Dopo appena 20 km
mi ritrovo nel bel mezzo del Woliński Park Narodowy. Quello che mi ci
voleva. Sulla destra un’area di sosta attrezzata, quale miglior posto
per fare colazione immersi nella natura. Sono appena le 7 il traffico è
quasi nullo. E’ ora di uscire la mia moka per preparami un buon caffè
all’italiana. Il panini preparati la sera prima, tra cui due con nutella
ci vanno a nozze ! Fatta colazioni si riparte. Ci sono 20 gradi ed il
cielo è grigio ma non prevedo pioggia. Pochi chilometri dopo mi ritrovo
in un paesaggio avvolto dalla nebbia. Magnifici covoni di fieno fanno da
sfondo ad un paesaggio surreale. Bastano ancora pochi chilometri e vieni
fuori il sole, il paesaggio cambia improvissamente, i colori diventano
vivi e due bellissime cicogne, che hanno costruito il loro nido sulla
sommità di un palo lunga la strada, si incuriosiscono a guardare un
“tipo” con il casco intento a fotografarle. Poco dopo giungo al piccolo
villaggio di Świdwin sulle rive del fiumi Rega. Qui faccio una piccola
sosta per visitare l’antico castello medievale della città. Comincia a
fare caldo e la temperatura è già salita a 29° ! Ripresa la moto,
comincia un tratto bellissimo di strada pieno di curve con paesaggi
fantastici. Sono appena entrato nel Drawski Park Krajobrazowy un’ampia
zona boschiva. Pochi chilometri e giungo nel tratto di terra che separa
i laghi Drawsko e Zerdno. E’ ora di pranzo e ne approfitto per un bel
picnic all’aperto sul lago. Proprio di fronte le rovine dell’antica
fortezza di Drahim che nel 14° sec. rappresentò una roccaforte dei
cavalieri ospitalieri per poi passare ai cavalieri teutonici. Al suo
interno un piccolo museo di come doveva essere la vita all’interno del
castello ai quei tempi. Si riparte verso la destinazione di oggi, la
bella città di Poznan. Gli ultimi 100 km sono davvero pesanti, la
temperatura è schizzata a 40° e si fa fatica a viaggiare in moto. Una
piccola sosta per bere qualcosa di fresco e finalmente arrivo a
destinazione. Ho preso una camera presso un B&B a circa 2,5 km dal
centro. Sistemati i bagagli mi infilo sotto la doccia fredda !
Finalmente un pò di frescura. Dopo un pò di relax comodamente disteso
sul letto ed un buon caffè con la moka sono pronto per visitare la
città. Guida in tasca e macchina fotografica dopo una breve camminata
giungo in centro. La prima impressione è quella di giungere nel bel
mezzo di una favola di altri tempi. Mi trovo nella Stary Rynek o piazza
vecchia con il suo monumentale municipio e la sua bella loggia del XIV
sec. . All’interno un interessantissimo museo. Intorno al municio
meravigliosi e coloratissimi palazzi di ogni epoca e sulla piazza una
miriadi di pub, ristoranti, caffetterie. La cattedrale gotica è
maestosa ed ospita al suo interno le tombe degli antichi governati
della Polonia. Il resto della giornata trascorre a visitare ogni angolo
della città vecchia. Ne approfitto per sedermi nei bar della piazza ed
assaporare del’ottima birra polacca. Per cena non si può non assaggiare
le specialità locali quindi si comincia per oggi con la Golonka, ossia
uno squisitissimo stinco di maiale bollito con contorno di patate,
insalate e salse varie. Una vera delizia per il palato. Per oggi sono
abbastanza cotto. Vorrei ancora trascorrere qualche oretta in giro ma la
stanchezza ha il sopravvento. E’ ora di fare nanna. Domani si riparte.
13 Agosto 2015 (160 km) Ore 07.30 tutto è pronto per la partenza. La
temperatura è decisamente scesa e presumo che venga giù qualche goccia
di pioggia. La signora che gestisce il B&B è gentilissima e mi ha
preparato e portato in camera una mega colazione a base di uova
strapazzate, bacon, formaggi e quant’altro si possa desiderare.
Naturalmente non può mancare il caffè con la mia moka che da un gusto
speciale alla giornata. Nel frattempo un breve acquazzone ha rinfrescato
l’aria. Per sicurezza indosso l’antipioggia. Pochi chilometri e giungo
nella piccola città di Gniezno famosa per la sua bella cattedrale ma
soprattutto per una meravigliosa opera d’arte, ossia l’elaborato
sarcofago di Sant’Adalberto in stile barocco del 1662. Tutto in argento
lavorato vale da solo la visita della città. Subito dopo mi dirigo verso
la piccola piazza del paese giusto per una visita veloce. Si riparte
verso Torun. Sulla strada il piccolo borgo di Inowroclaw con il suo
castello e la maestosa cattedrale. Il cielo si è aperto del tutto ed il
sole è tornato a splendere. Finalmente giungo in uno dei gioielli gotici
più belli di tutta la Polonia, Torun. L’hotel nel campeggio locale è
comodissimo. Basta attraversare il ponte sul fiume Vistola ed in 10
minuti ci si ritrova nel cuore del centro storico. Fondata dai cavalieri
Teutonici nel XII sec. trovò il suo massimo splendore nel medioevo
quando venne a far parte della Lega Anseatica. Il centro storico (Stare
Miasto) è un vero gioiello ed è tra i pochi scampati alla distruzione
durante la seconda guerra mondiale. Nel 1997 la città è stata inscritta
nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Si caratterizza per le
case costruite con mattoni rossi in stile gotico e per l’imponente
municipio del trecento, dalle cui torre si gode un panorama fantastico
su tutta la città. E’ un vero piacere camminare per le vie del centro
storico. Meravigliosamente belle le chiese, tra tutte la Chiesa della
Beata Vergine Maria e la Chiesa di San Giacomo, un vero capolavoro.
Nella cattedrale si trova una delle campane più grandi d’Europa,
chiamata la Tuba Dei del 1500. Pittoresche le rovine dell’antica
fortezza medievale che al tramonto sembrano prendere fuoco. La città è
famosa anche per aver dato i natali a Copernico, uno dei simboli della
città. La casa in cui è nato è stata trasformata in museo e raccoglie
innumerevoli reperti e strumenti astronomici. Altro simbolo della città
sono i biscotti di pan di zenzero che si trovano praticamente ovunque.
La serata non può che concludersi con una degustazione di birre varie ed
anatra cucinata secondo la ricetta locale. Una vera delizia per il
palato. Ho praticamente camminato tutta la giornata in ogni angolo di
questa magnifica città. La Vistola, il fiume che la costeggia, scorre
lentamente. Attraversando il ponte per far rientro in hotel vengo
letteralmente rapito dalla veduta notturna della città. Le aspettative
erano notevoli, ma sono andate oltre ogni immaginazione.
14 Agosto 2015 (160 km) Giornata splendida. Cielo azzurro, sole cosa
volere di più se si viaggia in moto ! Dopo l’immancabile caffè con la
moka ed una buona colazione lascio Torun. Attraverso il ponte sul fiume
Vistola, un ultimo sguardo al centro storico e poi via verso Chelmno
circa 50 km da Torun. Giungo in città intorno alle 08.45. La città è
tristamente famosa per il primo campo di sterminio nazista a diventare
operativo l’08 dicembre 1941 ed ad utilizzare la “gassazione” per le
uccisioni di massa. Il campo situato in un castello fu operativo sino al
1943 quando fu chiuso ed il castello fatto saltare in aria.
Fortunatamente la città è anche conosciuta per il suo splendido centro
storico medievale circondato da imponenti mura, di cui la chiesa
parrocchiale del 1300, le mura fortificate ed il municipio
rinascimentale, situato nella piazza del mercato, ne rappresentano i
punti di forza. Dalla torre della chiesa si gode un magnifico panorama
su tutto il territorio. Dopo una buona oretta in giro per la città
riprendo la moto per dirigermi a Malbork, dove si trova il più grande
castello in mattoni costruito al mondo ed uno dei più imponenti castelli
d’Europa, in parte scampato miracolosamente alla distruzione della
seconda guerra mondiale. Situato sulle sponde del fiume Nogat, la sua
costruzione cominciò nel 1272 per opera dei cavalieri teutonici. Nel
1309 venne trasferita qui la sede dei Cavalieri Teutonici ed il castello
assunse un ruolo di primaria importanza. Il primo impatto è di grande
effetto. Quando si giunge in città e ci si trova dalla parte opposta del
fiume, il castello si presenta in tutta la sua maestosità. Ma solo
quando si comincia a visitare il castello, oggi museo nazionale e
Patrimonio dell’Unesco, ci si rende conto di quanto sia effettivamente
grande. Sembra non finire mai. Una guida auricolare molto interessante
permette di visitare tutte le sale del castello con una buona
descrizione particolareggiata e della storia di questa incredibile
costruzione. Non ho idea di quante ore abbia trascorso in giro per il
castello ma sono abbastanza affamato e prima di entrare ho visto proprio
sulla riva opposta del fiume, una barca ristorante con tipica cucina
polacca. La scelta non poteva essere delle migliori. Divoro
letteralmente una specialità locale a base di carne di maiale,
mozzarella, funghi e legumi vari. Adesso ci vorrebbe una bella
“pennichella” disteso sul prato sulle rive del fiume ma la città di
Danzica mi aspetta. Appena 60 km e giungo a destinazione in hotel. Una
buona doccia, l’immancabile caffè e sono ancora pronto per scoprire
questa magnifica città. In bus raggiungo velocemente il centro.
Distrutta per il 90% durante la seconda guerra mondiale, Danzica o come
si dice in polacco Gdansk è stata totalmente ed amorevolmente
ricostruita dai polacchi nel periodo post bellico in tutto il suo
splendore. Prima della guerra il 95% della popolazione era tedesca.
Dalla viale reale, dove un tempo sfilavano i re ed attraversando la
maestosa Porta Wyzynna si giunge alla Porta d’Oro del 1662 alla cui
sommità si trova una scritta in latino che recita testualmente “La
concordia fa crescere i piccoli stati, la Discordia fa crollare i
grandi” ! Da qui sino al lato opposto della strada alla Porta Verde,
tutto è stato incredibilmente ricostruito tale e quale al periodo pre
bellico o forse anche meglio. C’è da restare senza parole. Sulla piazza
del mercato, la Fontana del Nettuno, simbolo della città ed una serie di
palazzi incredibilmente belli, tra cui la Corte di Artù e la Casa d’Oro
del 600. Attraverso la Porta Verde giungo sul fiume Motlawa. Sul molo
antichissimi magazzini ed abitazioni. Nelle vie adiacenti, ovunque
gioiellerie dove sono esposti in bella mostra gioielli in ambra. Danzica
è la capitale mondiale di questa gemma. Una miriadi di pub, ristoranti,
caffetterie riempiono ogni angolo della città. Non c’è che scegliere.
Trascorro una buona oretta presso una caffetteria proprio di fronte la
torre del municipio, osservando la miriade di turisti che affollano il
centro. Il sole è già tramontato e la città con il buio assume un’altra
veste. Romantica, calda, avvolgente. Dal molo sulla riva opposta della
Motlawa una veduta by night della città. La stanchezza comincia a
sentirsi. A malincuore torno in hotel, ma domani ho tutta una giornata
intera da dedicare a Gdansk !
15 Agosto 2015 (0 km) Alle otto sono già pronto per una buona colazione.
Dopo una doccia, il caffè con la moka è quello che ci vuole. La
colazione è abbondantissima e ne approfitto per fare il pieno ! La
giornata trascorre lentamente alla scoperta di ogni angolo e monumento
di questa straordinaria città nonchè delle specialità culinarie locali !
Nel pomeriggio ne approfitto per un tour in barca sulla Motlawa. Oggi è
sabato ed il numero dei turisti in città sembra essere raddoppiato. Si
fa fatica a camminare lungo le vie del centro storico, segno evidente
che il turismo rappresenta un punto di forza di questa splendida e
sorprendente città.
16 Agosto 2016 (400 km) Purtroppo oggi è la data del rientro. Tour breve
ma intenso ma non è ancora finito. Fatta colazione lascio la città e mi
dirigo verso Świnoujście dove alle 22.30 partirà la nave per la Svezia.
Dopo circa 110 km giungo nel paese di Leba dove si trova uno
straordinario Parco Nazionale il Słowiński Park Narodowy. La vera
attrazione del parco è il fenomeno delle “dune mobili”, enorme distese
di sabbia finissima alte sino a 42 metri che il vento sposta di
continuo. Sembra di stare su un deserto. Lo spettacolo è davvero
incredibile. I granelli di sabbia asciugandosi vengono spostati dal
vento ed a farne le spese è la foresta che sta scomparendo lentamente.
Il contrasto tra le dune di sabbia e la foresta è evidente nel punto di
incontro. Alberi scheletrici ormai morti e la foresta ancora viva che
combatte disperatamente una lotta impari. Faccio una passeggiata sulle
dune sino a giungere sul mare, il Baltico. La spiaggia è lunga ben 33
km. Mi piacerebbe restare tutta la giornata ma purtroppo devo fare
rientro verso casa. Durante il tragitto una breve sosta per bere
qualcosa di fresco ed in serata prima di giungere a destinazione faccio
sosta presso un’area boschiva lunga la strada. Mi ci vuole un buon caffè
con la moka. Poco dopo giunge una coppia di anziani in auto e si
parcheggia proprio accanto la mia moto. Faccio cenno se vogliono un
caffè e loro accettano molto volentieri. Non parlano una parola di
inglese ma in qualche modo riusciamo a capirci. Vogliono a tutti i costi
che gli faccia una foto che poi dovrò mandargli via mail ! Mi fanno
capire che sono stato molto gentile ad offrire loro il caffè e mi
salutano calorosamente prima di andare via. Ripresa la moto giungo con
largo anticipo al porto. Sulla strada vedo dei cartelli con
l’indicazione Fort Gerhard e Faro e subito mi dirigo sul posto. Con
grande sorpresa scopro che si tratta di una delle fortezze per
artiglieria pesante prussiana meglio corservate, situata sull’isola di
Wolin proprio adiacente al faro. E’ stata trasformata in un piccolo
museo bellico e raccoglie reperti della prima e seconda guerra mondiale.
Di fronte il grande faro. Mi faccio tutti i 180 gradini che portano alla
sommità. Un gran bello spettacolo sulla costa. Adesso è ora di tornare.
Al porto, presso il ristorante di un piccolo hotel ne approfitto per
mangiare qualcosa, tra cui una zuppa di gulasch così buona che mi vedo
“costretto a fare il bis” ! Ho gli ultmi 150 zloty polacchi. Cosa
comprare. Mi guardo attorno e vedo una miriade di tipi di birra polacca.
Svuoto il bauletto centrale e lo riempio all’inverosimile di lattine. Mi
sembra un buon souvenir da portarmi dietro. Alle 21.30 sono già
imbarcato. Sul ponte soffia un vento freddo. Faccio qualche foto e poi
via a nanna. Domani sveglia alle 05.00
17 Agosto 2015 (65 km). Alle 05.00 sono già sul ponte, bevendo un caffè
caldo giusto in tempo per ammirare il sole sorgere. Siamo in Svezia,
vacanza finita. Breve, intensa, entusiasmante come ogni viaggio. Alla
prossima.