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NORMANDIA BRETAGNA E CASTELLI DELLA LOIRA

 
 

 

Moto utilizzata: Kawasaki KLV 1000

Partenza: 07 luglio 2005

Arrivo: 03 agosto 2005

Tappe: Palermo-Genova (via nave)-Saint Vincent-Rouen-Fecamp-Yport-Etretat-Honfleur-Trouville- Deauville, Houlgate, Dives sur Mer -Cabourg- Caen-Beyeux-Arromanches-Longues sur Mer- Sainte Mere Eglise-Coutances-Mont Saint Michel-Cancale-Saint Malo- Cap Frehel-Treguier-Tregastel-Lannion-Morlaix-Sizun-Crozon-Morgat-Locronan-St. Penmarch-Benodet-Concarneau -Quimper-Carnac-Nantes-Nantes-Fontevraud-Chinon -Ussè-Langeais -Villandry-Tours-Amboise-Blois-Chambord-Cheverny-Chenonceaux-Loches- Bourge-Mouline-Cluny-Cormatin-Tournus-Macon-Saint Vincent-Genova-Palermo (via nave).

Nazioni visitate: Francia - Italia

Km percorsi: 5000

Durata: 27 giorni

7\7\2005 Palermo-Genova : ore 21.00 finalmente è giunto il momento di partire. Dopo avere preso la mia zavorrina Eliana, alla sua prima esperienza in moto e salutati gli amici ( Arianna, Davide, Vittorio e Laura) che molto affettuosamente sono venuti al porto per salutarci, siamo sulla nave che ci porterà a Genova. La notte trascorre tranquilla. La nave è mezza vuota vista la bassa stagione, un ultimo saluto alla costa sicula ed ha inizio l’avventura.

8\7 Genova-Saint Vincent (230 km) ore 17.00 si sbarca a Genova, un breve controllo alla moto e via verso Saint Vincent dove ci attende Emiliano il cugino di Eliana, che gentilmente ci ospiterà per la notte. Il tempo è buono e non c’è traffico, così in meno di quanto non si dica arriviamo a destinazione. Il tempo necessario per sistemare i bagagli e scopriamo di essere stati invitati a cena presso i genitori di Emiliano ! Mi aspetto due spaghetti veloci…ma mi trovo di fronte una montagna di ghiottonerie..così non ci resta altro che dare soddisfazione alla cuoca !!! Ringrazio calorosamente Emiliano e la sua compagna Claudia, Toti…… e la sua famiglia per l’accoglienza calorosa ricevuta !

9\7 Saint Vincent-Rouen (840 km) Ore 08.00 si parte destinazione Rouen. Il tempo non promette niente di buono ed infatti appena passato il traforo del monte Bianco comincia a piovere e fa freddo. Fortunatamente la pioggia viene giù a tratti e nei pressi di Parigi ci lascia definitivamente. Alle 19.30 arriviamo a destinazione, il tempo è meraviglioso e dopo una breve consultazione della guida Routard troviamo posto presso un hotel nel centro storico della città. Faccio i miei complimenti ad Eliana che alla sua prima esperienza e senza fiatare si tira 840 km !!! Posteggiata la moto davanti l’ingresso e fatta una breve doccia abbiamo proprio voglia di farci una bella passeggiata a piedi. Rouen capitale dell’alta Normandia ed antica città dove Giovanna D’Arco fu condannata al rogo, ci accoglie nella sua straordinaria bellezza. Veniamo immediatamente rapiti dallo splendore della sua cattedrale, che fu d’ispirazione al grande Monet in molti dei sui quadri, dal fascino irresistibile del suo centro storico e dalla sue meravigliose case a graticcio. Abbiamo la fortuna di assistere ad uno spettacolo straordinario, la proiezione dei quadri di Monet sulla facciata della cattedrale, che ci lascia letteralmente senza parole. Da non perdere assolutamente oltre la cattedrale, la chiesa ed il chiostro di Saint Maclou, la chiesa abbaziale di Saint Ouen, il palazzo di giustizia che porta ancora evidenti i segni dell’ultima guerra, la piazza del vecchio mercato dove Giovanna D’Arco fu bruciata nel 1431, una passeggiata per le strade del centro storico ed in particolare per la Rue du Gros Horloge , una passeggiata lungo le sponde della Senna ed infine il museo delle belle arti dove è possibile ammirare molte opere del movimento impressionista (Monet, Sisley, Renoir).

11\7 Rouen-Etratat (85 km) Si parte di buon’ora per visitare le famose falesie di Etratat. Al nostro arrivo troviamo posto presso una splendida chambre d’hòtes gestita da una dolcissima e gentile nonnina di nome Danielle Benicourt (Tel. 0235100565-0625491198). Lasciata la moto presso il suo vicino di casa che ci ha messo a disposizione il giardino ci dirigiamo a piedi verso il mare. Cinque minuti di strada e lo spettacolo che ci troviamo di fronte è indescrivibile. Delle scogliere altissime di un bianco candido che scendono ripide al mare, con delle spiagge bellissime. Il grido dei gabbiani, il vento, il profumo del mare ed il paesaggio tutto a torno rendono magico il posto. Facciamo un giro lungo le falesie da dove restiamo incantati dai paesaggi mozzafiato che è possibile scorgere lungo il percorso. Il tempo è splendido così decidiamo di farci una passeggiata in moto nel pomeriggio. Yport piccolo villaggio di pescatori con una bella veduta sulle falesie e Fecamp famosa per le distillerie Benedictine e per il suo liquore digestivo. Da non perdere una passeggiata sino alla Cappella di Notre Dame du Salut da dove si può ammirare uno splendido panorama sulla città e sulle scogliere. Tornati ad Etretat in serata si decide di cenare sulla spiaggia in attesa del tramonto. Alle 22.30 il sole scende all’orizzonte colorando di mille colori il cielo e le falesie regalandoci ancora una volta uno spettacolo straordinario.

12\7 Etretat-Honfleur (55 km) Dopo un breve trasferimento e passato il Ponte di Normandia (le moto non pagano !!!!) giungiamo al più incantevole ed affascinante dei porticcioli normanni: Honfleur. L’atmosfera che si assapora è quella di altri tempi. Il vecchio bacino con le sue antiche case , il riflesso delle luci e delle barche sulle calme acque, rendono particolarmente rilassante il trascorrere del tempo, passeggiando tra le antiche vie del centro storico e restando ammaliati dallo spettacolo che l’antico porto offre al calar della notte. Da non perdere il Lieutenace avanzo di un castello del XVI secolo, i vecchi magazzini del sale, la chiesa di Sainte Catherine, Rue des Lingots. L’indomani ne approfittiamo per fare un giretto lungo la costa visitando Trouville, Deauville, Houlgate, Dives sur Mer e Cabourg. Tornati ad Honfleur mi accorgo di aver perso il cellulare !!! Proviamo a chiamare con il cellulare di Eli ma nessuna risposta. Dopo il terzo tentativo e quando mi ero ormai rassegnato succede l’impossibile !! Eli riceve una chiamata dal mio cellulare e fortunatamente il mio buon francese mi da una mano !! Una signora ha trovato lungo la spiaggia di Houlgate il mio telefono e mi dice che potrò andarlo a ritirare presso lo stabilimento balneare l’indomani !!! Incredulo chiudo il telefono e ringrazio la mia fortuna !!!!! Contenti della notizia si esce per andare a cenare lungo il viale che costeggia il parco ed ammirare ancora una volta uno splendido tramonto.

14\7 Honfleur-Houlgate-Caen (80 km) Alle nove in punto siamo a Houlgate, ritiro il cellulare ringraziando calorosamente la signora e poi via dritti verso Caen capoluogo della bassa Normandia e città martire della battaglia di Normandia. E’ il giorno della presa della Bastiglia festa nazionale e la città sembra deserta. Trovato posto presso un hotel in centro (28 € in due !!!) si fa un giretto per la città. Veniamo informati che in serata ci saranno i giochi pirotecnici..che fortuna !! La città fu distrutta durante la guerra quasi all’80% ma conserva ancora i resti del suo antico splendore e della fama dei tempi di Guglielmo il Conquistatore. Da visitare i resti del suo antico castello, la chiesa di Saint Georges, Notre Dame de Froide Rue, la chiesa dell’antico Saint Saveur, Saint Pierre, l’abbazia delle donne, l’abbazia degli uomini e la chiesa di Sainte Etienne dove riposano le spoglie mortali di Guglielmo il Conquistatore. Avremmo voluto visitare il memoriale di Caen ma visto la full immersion che faremo nei giorni successivi sui luoghi dello sbarco rinunciamo.

15\7 Caen--Arromanches-Longues sur Mer (40 km). Arrivati ad Arromanches non troviamo posto sulla costa (…almeno per le nostre tasche !!!) così decidiamo di farci un giro verso l’interno direzione Beyeux. Con la solita fortuna troviamo una chambre d’hotes spettacolare (40€ con mega colazione - M.Mme Claude Delamare - Hameau d‘Aunay - Longues sur Mer - 14400 Bayeux Tel. 0231217857). Una villa con giardino immersa nella campagna, un vero splendore che vi consigliamo vivamente. La signora che la gestisce è gentilissima e si adopera per trovarci il posto per il giorno dopo in una villa ad appena 800 metri ancora più incantevole (35€ con colazione - Les pommiers - Chemin rural de Pouligny-14400 Saint Vigor le Grand- Tel-Fax 0231929008 email chantalhallard@yahoo.fr). Posati i bagagli si parte per Omaha Beach simbolo dell’accanimento dei soldati americani, che qui trovarono le condizioni peggiori per lo sbarco del 6 Giugno 1944 e dove morirono più di 3000 uomini. Appena sopra la spiaggia a Colleville sur Mer si estende il più grande, famoso e commovente Cimitero dello Sbarco in Normandia. 9387 croci in marmo bianco, tra cui 307 di soldati sconosciuti, allineate in un immenso campo di erba verde. Appena entrati veniamo colti da una profonda sensazione di tristezza, commozione, angoscia, impotenza che ci porta silenziosamente a girare il cimitero ognuno distante dall’altro, quasi a sentire il bisogno di dedicare un attimo del nostro tempo, della nostra vita a questi uomini che hanno sacrificato la loro in nome della libertà, della pace e della giustizia. Camminando tra le croci, leggendo il nome dei soldati giovanissimi provo un profondo rispetto nei loro confronti, mi chiedo come sarebbe stata la loro vita, penso a tutto quello che hanno perso, alle loro famiglie, alle mogli, ai loro figli e mi rendo conto come la pazzia di pochi possa condurre ad una guerra così terribile e devastante per l’intera umanità. Non riesco a trattenere la forte emozione, piango e sarà così per i due giorni successivi dedicati al D-Day. Ogni posto, ogni luogo, ogni cosa qui porta i segni tangibili della guerra. I memoriali, le lapidi, le piccole e grandi storie, i posti, è impossibile non esserne coinvolti. Un’esperienza unica che porteremo con noi per sempre. Da visitare naturalmente la spiaggia di Omaha, il Musée Mémorial d’Omaha Beach, il porto artificiale di Arromanches che ebbe un ruolo fondamentale per lo sbarco in Normandia, il cinema Arromanches 360 che proietta a 360° un film con molti filmati originali dell’epoca, le batterie tedesche di Longues sur Mer, Port en Bessin famoso per la sua “Pipe Line Under The Ocean” ovvero “Pluto” per il rifornimento di carburante agli alleati, Utah Beach altra famosa spiaggia dello sbarco, dove abbiamo avuto il grande onore di conoscere e stringere la mano a due veterani dello sbarco, la punta Du Hoc famosa per la missione eroica di un gruppo di marines, il cimitero tedesco di Combe dove riposano 24.000 soldati tedeschi, anche questo molto commovente e toccante, Sainte Mere Eglise resa popolare dal film “Il giorno più lungo” e dall’avventura del soldato John Steele che passò gloriosamente alla storia per essere rimasto appeso con il suo paracadute al campanile della chiesa. Ancora oggi è posto sul campanile un paracadute bianco ed un manichino in ricordo del fatto ed infine la cittadina di Beyeux famosa per il suo arazzo e la splendida cattedrale.

17\7 Longues sur Mer-Coutances-Mont Saint Michel (140 km) Di buon’ora si parte per Mont Saint Michel, l’ultimo luogo che visiteremo in Normandia. Sulla strada facciamo sosta a Coutances per ammirare la splendida cattedrale di Notre Dame. Arrivati sul posto troviamo alloggio a 3 km dal sito (non conviene alloggiare dentro la città perché è quasi impossibile trovare posto ed i prezzi sono proibitivi). Dopo la quiete dei giorni il posto si presenta “esageratamente turistico” ma con un fascino del tutto particolare. Da non perdere la visita dell’abbazia, il tramonto, una passeggiata by night fuori e dentro la cittadella ed infine un giro intorno le mura e nelle immense distese di sabbia che circondano il posto, con le dovute cautele, visto la pericolosità del luogo, soprattutto durante il periodo delle maree. Purtroppo non abbiamo potuto ammirare il fenomeno, ma la visita è stata veramente gradevole.

18\7 Mont Saint Michel-Saint Malo (60 km) La prossima tappa è Saint Malo, la prima città della Bretagna che visitiamo. Ricca di storia, circondata da imponenti bastioni e costruita interamente in pietra, offre incantevoli scenari e paesaggi da cartolina. Troviamo posto presso l’Hotel Le Nautilus proprio sotto uno dei bastioni. Da vedere i bastioni, il castello del quale è possibile visitare solo il cortile interno, la cattedrale di Saint Vincent, il Fort National (marea permettendo !!), l’isola Du Grand Bè ed una bella passeggiata tra le vie del centro storico. Dai bastioni vicino la porta Saint Thomas è possibile ammirare uno dei più sensazionali tramonti visti in Bretagna. Il giorno dopo lo dedichiamo alle escursioni a Cap Frehel con il suo faro e le scogliere a strapiombo sul mare, Fort la Lait, antica fortezza del XIV secolo ed infine il piccolo villaggio di Cancale, famoso per le ostriche ed i frutti di mare in genere. Non vi perdete il locale “Au pied d’cheval” ed assaggiate le specialità del posto ossia la “scodella di papà Dedè” (molluschi con salsa al limone e panna) e il “patouillou” (buccine alla salsa armoricana) una vera delizia per il palato !!!!

20\7 Saint Malo-Treguier (150 km) Piacevole cittadina del Trégor, con la sua splendida cattedrale ed un centro storico ammirevole, è un luogo adatto per una sosta piacevole e rilassante. In serata abbiamo l’occasione di partecipare ad una festa del paese, con concerti e canti bretoni, dove tutti in cerchio cominciano a danzare con il loro ballo tradizionale.

21\7 Treguier-Tregastel-Lannion-Morlaix-Sizun-Crozon-Morgat (160 km) Giungiamo nella splendida penisola di Crozon, dove i paesaggi, la natura, il mare rendono sublime il posto. Vi consiglio di alloggiare a Morgat, piccolo villaggio sul mare, con una spiaggia bellissima e di cercare posto presso “Le Gìte d’étape de Morgat”, stanze confortevoli con una piccola piscina per i clienti, gestita dal simpatico Roland (Tel. 0298262211 - email contacts@ouest-decouvertes.com ). Da non perdere assolutamente una passeggiata a Cap de la Chevre, alla spiaggia di Palud (paradiso per i surfisti), a Pointe de Dinan, Pointe de Pen Hir, Camaret sur Mer e Crozon. Per chi ama il mare e la natura incontaminata, questo posto è l’ideale.

23\7 Morgat-Locronan-St. Penmarch-Benodet-Concarneau (160 km) Dopo il sole che ci ha deliziato la vacanza, oggi si parte sotto una leggera pioggia che ci farà “compagnia” per tutta la giornata. Indossati gli antipioggia si parte per fare sosta a Locronan, incantevole paesino medievale con la sua antica piazza al centro del quale si trova un pozzo. Qui sembra che il tempo si sia fermato. L’idea era quella di fermarsi a St. Penmarch tra scogliere e piccoli villaggi di pescatori, ma arrivati sul posto e vista la pioggia battente, mi faccio convincere da Eli ad andare a Concarneau, attivo porto peschereccio e nota soprattutto per la sua famosa “città murata”. La scelta si rileva delle migliori. Trovato posto in un hotel proprio di fronte l’ingresso della città murata, facciamo un giretto all’interno sotto una pioggia continua. Il posto è delizioso, peccato che il tempo fa i capricci. In serata, proprio sotto l’hotel, dentro un gran gazebo assistiamo ad uno straordinario concerto jazz (gratuito !!!!). L’indomani il tempo non promette niente di buono ma quanto meno non piove. Ci dirigiamo a Quimper (30 km) per assistere alla “42e Europeade” del festival internazionale del folklore. Uno spettacolo straordinario ed unico, con 200 gruppi folkloristici da tutta Europa nei loro costumi tradizionali, tra balli, canti e danze, 3.500 figuranti per quattro ore di sfilata !!! Il sole torna a splendere, rendendo ancora più suggestivo l’evento. Terminata la sfilata, ne approfittiamo per visitare il centro storico della città, con la sua splendida cattedrale e le sue antiche vie, colorate da i numerosi gruppi in costume che tornano dalla sfilata.

25\7 Concarneau-Carnac-Aereoporto di Nantes (250 km) Si parte in direzione di Nantes, dove la mia “zavorrina”, l’indomani prenderà l’aereo per Palermo, per concludere la sua vacanza per motivi di lavoro. Facciamo sosta a Carnac per ammirare una delle maggiori concentrazioni al mondo di megaliti. Ci sono almeno 3.000 monoliti, eretti 3.000 anni prima di Cristo ed ai quali ancora nessuno è riuscito a dare una spiegazione plausibile. Ad una stazione di servizio a 100 km da Nantes mi accorgo di avere un chiodo sulla ruota posteriore ed incautamente credendolo di piccole dimensioni provo a toglierlo. Il risultato è che la ruota comincia a sgonfiarsi !! Rimesso il chiodo al suo posto e gonfiata la ruota vengo informato che appena a 200 metri c’è l’uscita con un grosso centro moto (..la mia solita fortuna !!!). Arrivati sul posto, scopriamo che il lunedì è chiuso !! Allora gonfio un’altra volta la ruota e vengo informato di un altro centro moto a meno di 500 metri !!!! La mia ultima speranza, poi metterò mano alla bomboletta spray. Ma con nostro grande sollievo è aperto. Qui incontro Gregory che lavora presso il Centro Moto Expert di Vannes, E’ di origini italiane e subito ci fa una grande simpatia. Immediatamente si mette all’opera per riparare la gomma. Nel frattempo ne approfitto per fare un giro nel negozio e visto i prezzi mi convinco a comprarmi l’antipioggia nuovo !!! Salutato calorosamente Gregory e fatta la foto di rito si riparte per Nantes.

26\7 Nantes-Fontevraud-Chinon (190 km) Alle 9 in punto lascio Eli all’ aereoporto. Piove ma presto tornerà il sole. E’ un po’ dispiaciuta perché vorrebbe continuare la vacanza, ma allo stesso tempo entusiasta per il suo primo viaggio in moto e per l’esperienza vissuta. Torno in hotel e dopo una breve doccia riparto per Chinon dove pernotterò due notti presso il campeggio situato proprio di fronte il castello e sulle sponde della Vienne. Sulla strada faccio sosta a Fontevraud per visitare uno dei complessi monastici più importanti di Francia. Impressionante ed entusiasmante il giro tra la chiesa abbaziale e le costruzioni tutto intorno. A Chinon comincia il mio tour in solitario per i castelli della Loira ed è qui che l’8 marzo 1429, tra le stanze dell’antica fortezza, avvenne l’incontro storico tra Il Delfino di Francia Carlo VII e Giovanna D’Arco. Da non perdere assolutamente la visita del castello, una passeggiata tra le vie del centro storico ed infine quando scende la notte, una passeggiata lungo il fiume con una veduta quasi irreale del castello. L’indomani mi sveglio sotto una pioggia battente, fortunatamente la tenda regge !!! Indossato il nuovo antipioggia mi muovo per visitare i castelli di Ussè, Langeais e Villandry. Dei tre visito internamente il terzo. Di una bellezza straordinaria i giardini del castello. Fortunatamente la pioggia cessa per dare posto al sole. Per completare la giornata faccio un salto a Tours. La città è abbastanza grande ma merita senz’altro una visita. Sensazionale e da non perdere la cattedrale di Saint Gatien e la piazza più antica della città, Place Plumereau con le sue antiche dimore a graticcio, oltre un giro per le vie del centro storico.

28\7 Chinon-Amboise (80 km) Arrivato ad Amboise trovo posto presso l’ostello della gioventù “Auberge de jeunesse de l’lle d’or” (10€ per una stanza singola !!!!) ed è qui che a molti re di Francia piaceva governare il paese. Vi vissero Luigi XI, Carlo VIII, Luigi XII e Francesco I. La cittadina è splendida, dominata dal suo castello la cui visita è molto interessante. Nel pomeriggio ne approfitto per visitare il castello di Chenonceaux a mio parere tra i più belli della Loira e la piccola cittadina di Loches con il suo antichissimo centro storico. Da non perdere i Torrioni e la Logis Royal. In serata assisto gratuitamente in paese al concerto di un gruppo francese sensazionale dal nome “Les Trapettistes” che rincontrerò in concerto a Cluny e per i quali pagherò volentieri 10€ per rivederli !! L’indomani parto per vedere gli ultimi castelli della Loira. Blois, Chambord e Cheverny. L’esperienza tra i castelli della Loira e fantastica e rimango particolarmente soddisfatto delle scelta fatta.

30\7 Amboise-Bourge-Mouline-Cluny (370 km) Faccio strada verso l’Italia e decido di fermarmi per il weekend nella Borgogna meridionale nella splendida cittadina di Cluny presso il campeggio municipale. La città fu il più grande complesso di architettura romanica religiosa, militare e civile dei secoli XII e XIII. Mantiene ancora inalterato il suo fascino e le sue costruzioni medievali. Per secoli fu la sede della più grande chiesa della cristianità di cui ancora rimangono imponenti rovine. Da non perdere assolutamente la visita dell’abbazzia ed un giro per il suo centro storico. Salite sulla Tour des Fromages dalla quale è possibile ammirare una splendida vista sulla città e sulle foreste intorno. Dedico la giornata successiva alla visita del castello di Cormatin, alla città di Tournus ed al borgo medievale di Bracion con il suo antico castello. Ho ancora due giorni a disposizione ma la catena è andata ed è tirata al massimo, così per sicurezza decido di rientrare in Italia.

1\8 Cluny-Saint Vincent (340 km) La giornata è splendida e ne approfitto per godermi in assoluta tranquillità la passeggiata di rientro. Alle 16.00 attraverso il Monte Bianco, la cui cima che si scaglia in alto nel cielo nella sua maestosità è illuminata da un sole fantastico che le dona una luce particolare. Saluto la Francia ed eccomi in Italia dopo circa 5.000 km. La sensazione è strana, mi sento soddisfatto del mio viaggio, dei posti visti. Sono contento, molto contento. A Saint Vincent vengo ospitato dai genitori di Eliana, Mario e Rosalba che trascorrono da anni la loro vacanza da queste parti e che ho avuto il piacere di conoscere in questa occasione. Approfitto per ringraziarli dell’ospitalità ricevuta, per la loro gentilezza e per essere stati così premurosi nei miei confronti, mettendo a disposizione la loro casa e trattandomi come uno di loro.

2\8 Saint Vincent-Genova (240 km) Senza fretta parto per Genova ed alle 16.30 ho già il biglietto in tasca. E’ alta stagione e purtroppo non riesco a trovare un posto letto ma va bene comunque. Nell’attesa conosco il simpaticissimo Davide, anche lui motociclista diretto in Sicilia per le sue vacanze e con il quale trascorrerò gradevolmente l’intero viaggio. Alle 21.30 parte la nave, un ultimo sguardo alla città, l’ultima foto e poi via.

3\8 Palermo ore 17.30 Un po’ stanco ma soddisfatto di questa fantastica avvenuta in sella alla mia “bimba” mi dirigo verso casa. La mia vacanza è finita davvero. Alla prossima.


Un grazie particolare alla mia compagna di viaggio Eliana, che ha condiviso con me buona parte di questa fantastica avventura. Per lei è stata la prima esperienza di un lungo viaggio in moto. Devo ammettere che è stata un’ottima “zavorrina” ed una splendida compagna di viaggio. Come me si è entusiasmata, ha avuto il desiderio di conoscere e scoprire posti, luoghi e tradizioni, come me si è fatta travolgere dall’emozioni trasmesse dai luoghi dello sbarco in Normandia e come me ha avuto quello spirito d’avventura che ti spinge in posti lontani. Penso che adesso sei pronta per una nuovo, fantastico ed entusiasmante viaggio on the road. Complimenti !

Per qualsiasi informazione scrivetemi: fracharly2001@yahoo.it o chiamatemi al 3286183426 sarò lieto di darvi una mano.

Lamps da Palermo

Francesco